Cronaca

Morte di Martina, il gup vuole le intercettazioni

Il giudice nominerà un perito per trascrivere le telefonate fra i due giovani aretini indagati per la caduta mortale della ragazza da un balcone

Martina Rossi - foto Fb

Nuovi sviluppi nella vicenda giudiziaria che ruota intorno alla morte in Spagna di Martina Rossi, la genovese che il 3 agosto del 2011 cadde da un balcone di un albergo a Palma di Maiorca. Aveva vent'anni. 

Nell'inchiesta che ha fatto seguito alla tragedia sono indagati per morte in conseguenza di un altro reato e tentata violenza di gruppo uno studente universitario e un imprenditore, entrambi di Castiglion Fibocchi. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Martina sarebbe scappata sul terrazzo per sfuggire ai due che volevano usarle violenza e, mentre cercava di mettersi in salvo sul balcone accanto, sarebbe scivolata precipitando al suolo. Un volo di sei metri che le è costato la vita. 

I due giovani aretini invece hanno sempre raccontato alle forze dell'ordine che la ragazza si sarebbe gettata dal balcone di sua volontà per suicidarsi.

Oggi il gup di Arezzo, in sede di udienza preliminare, ha deciso di incaricare un perito di trascrivere le intercettazioni delle telefonate intercorse fra i due giovani. In pratica un supplemento di indagine.

"Il giudice ha deciso di andare avanti - ha commentato il padre di Martina, Bruno Rossi - E' stata una lunga battaglia. Per noi Martina è sempre viva e la voglia di giustizia è al centro della nostra vita".