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Banca Etruria, accordo sui 410 esuberi

Siglata ieri l'intesa tra vertici aziendali e sindacati: in arrivo prepensionamenti, giornate di solidarietà, spending review e chiusura di 30 filiali

Il piano di riorganizzazione e risanamento era stato annunciato dal presidente di Banca Etruria Lorenzo Rosi a fine dello scorso anno. Obiettivo, ottenere una imponente riduzione dei costi del personale in linea con gli obiettivi aziendali prefissati: tradotto in soldoni, una cifra intorno a 100 milioni di euro, e una riduzione di personale di 410 unità. 

La trattativa tra azienda e sindacati, partita immediatamente per arrivare ad un accordo prima dell'approvazione del bilancio 2014, ha trovato ieri il suo punto di caduta per ammortizzare i costi sociali degli esuberi. Il programma concordato  "si articola in un ampio arco temporale" e prevede una serie di misure: ricorso ai prepensionamenti tramite lo speciale "Fondo di Solidarietà", un rilevante numero di "Giornate di solidarietà", ma anche "una strutturale riduzione dei costi di governance" del gruppo, efficientamento delle strutture di direzione, con un risparmio a regime di oltre un quarto del costo complessivo del personale, anche tramite il blocco del turn over e degli straordinari ma anche chiusura di 30 filiali e rimodulazione dell'orario in altre. 

Si apre ora la fase di implementazione che impegnerà a lungo tutte le componenti aziendali.