Cronaca

Niente libertà per padre Gratien

Resta ai domiciliari il frate imputato di omicidio volontario nell'ambito dell'inchiesta sulla sparizione due anni fa di Guerrina Piscaglia

Respinta dalla corte d'assise la richiesta di libertà presentata dagli avvocati di padre Gratien, Francesco Zacheo e Rizieri Angeletti.

Le motivazioni per cui il frate non è stato tolto dai domiciliari sono chiare: "Il buon comportamento che padre Gratien ha tenuto prima in carcere e poi ai domiciliari era dovuto e non basta a giustificare il ritorno in libertà". 

Il verdetto della corte d'assise si adegua a quello del tribunale del Riesame che aveva concesso i domiciliari, e a quello della Cassazione, che aveva a sua volta annullato l'ordinanza del Riesame, disponendo un nuovo giudizio.