Cronaca

Il procuratore Rossi resta ad Arezzo

Il Csm non lo trasferirà in un'altra sede ma trasmetterà comunque gli atti alla procura della Cassazione per eventuali valutazioni disciplinari

E' stata la prima commissione del Consiglio superiore della magistratura a decidere di proporre l'archiviazione per il fascicolo aperto nei confronti del procuratore generale di Arezzo Roberto Rossi, titolare dell'inchiesta sul crac di Banca Etruria. A Rossi furono a suo tempo contestati comportamenti e circostanze ritenuti incompatibili con il ruolo di procuratore capo, come la decisione di auto-assegnarsi l'inchiesta sul fallimento della banca dopo aver svolto, nel 2015, un incarico di consulenza per il governo Renzi.

Nella proposta di archiviazione al plenum del Csm si legge che "non ci sono elementi  per sostenere un rapporto di conoscenza del dottor Rossi con il ministro Maria Elena Boschi tale da mettere in discussione il profilo di imparzialità e di indipendenza del magistrato nella trattazione di vicende processuali che potenzialmente potrebbero coinvolgere parenti del ministro".

Secondo il Csm quindi, non esistono gli estremi per disporre il trasferimento in un'altra procura di Rossi che quindi resta al suo posto ad Arezzo. Ma al tempo stesso tutti gli atti saranno inviati al procuratore generale della Cassazione Pasquale Ciccolo, per valutare eventuali provvedimenti disciplinari.