Cronaca

"Niente psicologi se i genitori non lo sanno"

La Cassazione ha annullato la decisione del gup di Arezzo di archiviare le accuse contro due docenti che avevano portato in classe una psicologa

Il tribunale aretino dovrà pronunciarsi nuovamente sulla vicenda della direttrice di una scuola del territorio accusata insieme a due insegnanti di violenza privata per aver fatto entrare in una classe una psicologa allo scopo di osservare i comportamenti degli alunni e di un bambino in particolare, particolarmente vivace. Il tutto senza alcuna autorizzazione da parte dei genitori del piccolo i quali, venuti a conoscenza del fatto, corsero a sporgere denuncia.

In prima istanza, il gup del tribunale aveva deciso di archiviare la procedura a carico delle docenti e della dirigente scolastica ritenendo che l'osservazione degli scolari non poteva essere considerato un atto impositivo. Ma la Cassazione ha invece stabilito che il consenso del padre e della madre è imprescindibile e che di fatto sul bimbo in questione "era stato realizzato un trattamento sanitario senza consenso, in danno anche e soprattutto dei genitori". Di qui la decisione di annullare il pronunciamento del gup.

L'avvocato dei genitori del bimbo si è dichiarato soddisfatto della sentenza. "Ora il procedimento ripartirà su altri presupposti" ha dichiarato Roberto Alboni.