Attualità

Rimborsi del salva-banche a quota 27 milioni

Il Fondo interbancario è riuscito a trattare finora 7.670 pratiche e liquidare 2.300 rimborsi, quasi tutti per importi inferiori ai ventimila euro

Procedono a rilento e senza rispettare il termine dei 60 giorni ma comunque procedono le pratiche per i rimborsi delle vittime del decreto salva-banche del governo Renzi che a suo tempo scongiurò la chiusura di Banca Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara, Cassa di Risparmio di Chieti e Banca Marche mettendo però rischio azzeramento i risparmi di migliaia di correntisti.

Il punto sui rimborsi è stato fatto dal vicedirettore del Fondo Interbancario Salvatore Paterna.

Ad oggi sono state prese in esame 7670 pratiche con appena un'ottantina di istanze respinte per mancanza di requisiti.

Da metà settembre sono state liquidate 2300 pratiche per un totale di indennizzi già accreditati ai risparmiatori di circa 27 milioni di euro. Il 60 per cento sono inferiori ai 10mila euro.

Nel corso delle operazioni di rimborso il Fondo Interbancario ha dovuto prendere atto che le richieste di rimborso sono molto più numerose del previsto e potrebbe rivelarsi alla fine quasi il doppio rispetto alle 6.500 stimate inizialmente.

"Tutti saranno rimborsati - ha dichiarato Paterna - ma fatichiamo a rispettare il termine del rimborso entro 60 giorni dalla richiesta non per un problea di risorse ma perchè il controllo delle liquidazioni ha tempi tecnici che non si possono comprimere più di così".

Ogni settimana il Fondo interbancario riesce e liquidare da 200 a 250 pratiche alla settimana.