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Sanità, pochi anestesisti ridotti gli interventi

Lo rende noto l'Asl di Arezzo spiegando che la carenza degli anestesisti è una criticità nazionale e che è impossibile trovare sostituzioni

Pochi anestesisti negli ospedali aretini e l'Asl ha deciso ridurre il numero degli interventi non urgenti nei cinque ospedali della provincia di Arezzo. L'azienda sanitaria attraverso una nota fa sapere che "sono state attivate il numero massimo possibile di ore aggiuntive, i medici hanno dimostrato grande professionalità, ma più di tanto non è possibile". Così da alcuni giorni le agende delle sale operatorie per gli interventi programmati, quelli non urgenti, si sono accorciate. 

In tutti i cinque ospedali della provincia si opererà di meno e in termini percentuali si varia dal 10% al 20%". Azienda e Regione, si spiega ancora nella nota, sono impegnati, ma le soluzioni non sono a portata di mano. Il problema, si spiega, "è noto da anni e le conseguenze altrettanto. In Italia c'è una carenza strutturale di anestesisti ma anche di radiologi e altre categorie.

Sulla ragione di questo problema il sistema sanitario nazionale non ha trovato una adeguata soluzione. "Forse uno dei problemi - dice l'Asl - è il numero chiuso nelle università e le forti limitazioni sia alle assunzioni che alla apertura di altre graduatorie per la sostituzione di chi lascia".

Per quanto Arezzo e provincia, la pianta organica "è di 52 medici-anestesisti, distribuiti nei cinque presidi ospedalieri, di cui "sei in questo momento assenti per maternità o altre ragioni. Da mesi l'Azienda sanitaria aretina, al pari di quelle delle altre province toscane, si adopera con ogni mezzo per attingere professionisti da tutte le graduatorie. Ma queste, sia per le assunzioni a tempo pieno che determinato, sono praticamente vuote. La difficoltà ad avviare nuovi concorsi è determinata da norme nazionali stringenti. E questa carenza strutturale crea anche un'ulteriore distorsione: i pochissimi anestesisti disponibili hanno la possibilità di scegliere le sedi, sia al momento dell'accesso che durante l'attività con le liste di mobilità".