Cronaca

Reddito di cittadinanza, scovati 26 furbetti

Controlli a tappeto dei carabinieri aretini, casi scoperti nel giro di tre mesi. Tutti denunciati per truffa aggravata ai danni dello Stato

Le indagini del carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno sono scattate dalla segnalazione su due persone che ricevevano il reddito di cittadinanza indebitamente. Nel primo caso si trattava di una donna che, nonostante avesse il beneficio, lavorava come addetta alle pulizie senza averlo comunicato all'Inps. Nel secondo caso di un uomo che aveva dichiarato falsamente la permanenza e la residenza in Italia nei due anni precedenti alla domanda per il sussidio.

I militari valdarnesi, quindi, hanno esteso le verifiche in sinergia ai colleghi di Cavriglia, a quelli del Nucleo Tutela del Lavoro e al personale specializzato dell'Inps. Nel giro di tre mesi sono state denunciati altri 24 soggetti.

Le irregolarità più diffuse hanno riguardato l'aver presentato domanda all'Inps dichiarando falsamente la residenza in Italia per almeno dieci anni (di cui gli ultimi due senza interruzioni) o anche di convivere con figli minori quando non era vero e infine di aver richiesto il reddito dichiarando, sempre falsamente, di non possedere beni durevoli.

Tutti 26 percettori indebiti del sussidio, residenti nella totalità nel Valdarno aretino, sono stati denunciati per furto aggravato. Gli investigatori hanno accertato che avevano intascato illecitamente oltre 130mila euro.