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Covid, scuole chiuse a Castelfranco-Piandiscò

A seguito della diffusione del Coronavirus, sospesa l’attività didattica in presenza in elementari e medie a partire da domani

Foto di repertorio

Da domani 4 marzo e fino a giorno 20 le scuole del territorio di Castelfranco-Piandiscò saranno chiuse: l’attività didattica in presenza sarà infatti sospesa nelle scuole elementari e medie del borgo. Il provvedimento è stato preso alla luce della diffusione del Coronavirus che ha provocato negli ultimi giorni molti contagi nella cittadina

“A seguito delle comunicazioni pervenute dall’Azienda Usl Toscana Sud Est riguardo la diffusione del virus Covid-19, che informa su una crescente diffusione nel territorio comunale di Arezzo e una aumentata velocità di contagio dovuta anche alla presenza delle sue varianti più aggressive dal punto di vista infettivo, il sindaco Cacioli ha disposto in accordo con le realtà educative del territorio la chiusura dei plessi scolastici delle Scuole Primarie, e Secondarie di primo grado a Castelfranco Piandiscò” spiegano dall’amministrazione.

La scelta è stata presa e condivisa sentito il Presidente della Giunta della Regione Toscana, Eugenio Giani.

“Una decisione maturata e discussa durante l’incontro con l’Unità di Crisi svoltosi durante la giornata di ieri, e alla quale hanno partecipato i responsabili della Protezione Civile, i Dirigenti scolastici e le realtà comunitarie dei diversi centri del Comune. La scelta dell’Amministrazione, condivisa dalle diverse parti, e la relativa ordinanza arriva il giorno dell’annuncio del nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri il quale entrerà in vigore da questo sabato e sarà valido fino al 6 aprile prossimo. In tale documento sono riportate ulteriori misure restrittive riguardo l’attività didattica; infatti nelle aree classificate come “Zone Rosse” ossia ad alto rischio di contagio, viene automaticamente disposta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.

Al momento la Toscana risulta classificata come Zona Arancione, ma nel suddetto Decreto è specificato che nelle aree ad alto rischio (vale a dire con 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti), a prescindere dal colore delle zone, saranno i governatori a dover emanare un’ordinanza per la chiusura degli istituti”.