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Da Montevarchi a Belluno, il corriere della droga

Cocaina dentro il seggiolino per bambini dell’auto. Un trentaseienne del Valdarno è finito nei guai. Sospetti per le numerose trasferte nel bellunese

Un bar del Veneto veniva rifornito di droga con la complicità di un montevarchino. Questo è il sospetto nutrito dalla Squadra Mobile di Belluno, che ha compiuto un’operazione di polizia nei confronti del gestore del locale. Gli agenti hanno eseguito un’ordinanza cautelare di custodia in carcere a carico dell’uomo con cui trentaseienne montevarchino aveva avuto frequenti contatti. Il gestore del bar di Belluno è ritenuto responsabile, in concorso con altri sette indagati, dei reati di spaccio di cocaina, violazione di domicilio, lesioni personali aggravate e calunnia.

L’uomo di origine sudamericana che da Montevarchi si spostava frequentemente in Veneto è residente proprio nella città valdarnese. In diverse occasioni dall’inizio dell’estate 2020 si era recato fino alla frazione del bellunese in cui si trova il bar, dove si soffermava per poco tempo prima di ripartire subito verso la Toscana. "L’attento monitoraggio dell’uomo - dicono i poliziotti - ha permesso di riscontrare effettivamente che si trattava di un corriere di cocaina, dato che il 28 settembre è stato arrestato con al seguito 289 grammi di cocaina, nascosta all’interno di un seggiolino da auto per bambini, con ogni probabilità destinata al bar bellunese".

Durante l’operazione di Polizia il gestore del bar si è chiuso a chiave nel locale. I poliziotti sono stati pertanto costretti ad abbattere la porta per scovare l’uomo che è stato sorpreso mentre cercava di incendiare pezzi di stupefacente rivelatisi poi complessivamente 592 grammi di cocaina e 297 grammi di hashish. Così l'uomo è stato arrestato e sono scattate 7 perquisizioni presso le abitazioni di tutti gli stretti collaboratori e i maggiori acquirenti. Anche il trentaseienne del Valdarno è stato nuovamente perquisito dai poliziotti del commissariato di Montevarchi.