Cronaca

Bimba uccisa, il padre può affrontare il processo

Delitto di Levane, l’uomo è stato curato e ora è capace di intendere e volere: il procedimento penale a suo carico potrà essere avviato

Il pozzo dove il bengalese si gettò dopo l'omicidio della figlia

Mesi di cure gli hanno ridato la capacità di intendere e volere. È quindi in grado di affrontare il processo. Bilal Napia è ora nelle condizioni di rispondere alle accuse di omicidio della figlioletta e di tentato omicidio del primogenito. 

A distanza di quasi un anno dal delitto che scosse la comunità di Levane e tutto il Valdarno, il quarantenne originario del Bangladesh può essere chiamato alla sbarra per ricordare e spiegare quanto accadde nella sua abitazione la mattina del 21 aprile del 2020. 

Subito dopo il delitto l’uomo restò a lungo in fase confusionale, dette in escandescenze, non aveva percezione di quanto fatto ed era convinto che la bambina fosse ancora vita: una condizione di salute che aveva bloccato il procedimento penale a suo carico. Dopo mesi di cure nella residenza Rems di Empoli (struttura per pazienti autori di reato con infermità mentale) e accertamenti, qualche giorno fa è arrivata sul tavolo del gip (giudice per le indagini preliminari) di Arezzo Fabio Lombardo l’ultima perizia psichiatrica del dottor Massimo Marchi secondo la quale l’accusato risulta adesso cosciente e nelle condizioni di andare a processo. Si attende adesso che venga fissata la data.

Durante le udienze saranno ricordati i passaggi della tragedia che fu commessa in una palazzina della frazione di Montevarchi. Durante un raptus il bengalese – operaio presso una ditta di pulimentatura della zona – colpì la figlia di tre anni e mezzo con un pugnale mentre il figlio dodicenne riuscì a sfuggire alla furia del padre rifugiandosi da alcuni vicini. 

Dopo il delitto – accaduto mentre la moglie del bengalese era fuori a fare la spesa – Bilal Napia si spogliò e si gettò in un pozzo nel giardino dell’abitazione cercando di togliersi la vita. Grazie alla richiesta di aiuto dei vicini, i Carabinieri arrivarono subito sul posto soccorrendo e poi arrestando il quarantenne.