Cronaca

Paese invaso da odore di droga

I Carabinieri scoprono un locale adibito alla produzione di marijuana: sequestrati piante e alcuni chili di stupefacente

Il box-serra dove erano coltivale le piante di marijuana

Erano in giro per il centro storico di Levane per un normale controllo del territorio quando hanno avvertito uno strano odore che pervadeva l’area. I Carabinieri hanno subito capito che si trattava di qualcosa di sospetto e si sono avvicinati al vicolo da cui proveniva l’esalazione. Ai militari è apparso subito chiaro che doveva trattarsi di marijuana. Ad ogni passo l’odore si faceva più intenso e così gli uomini dell’Arma della locale stazione hanno raggiunto un locale che si trovava nella stradina senza uscita. Dagli accertamenti, condotti insieme ai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni, è emerso che il fondo era in uso ad un imprenditore agricolo titolare di una rivendita di canapa sativa e suoi derivati che ha sede nel Valdarno aretino.

I Carabinieri sono entrati nel locale alla presenza del proprietario e hanno trovato appesi ad una delle travi del soffitto due essiccatoi di tessuto e rete, composti da cinque anelli circolari su ognuno dei quali erano riposte delle infiorescenze di cannabis. Durante la perquisizione nel magazzino, nell’abitazione dell’uomo e sulla sua autovettura sono state poi trovate cinque buste di plastica, termosaldate all’estremità, con dentro della marijuana.

In una delle stanze dell’appartamento occupato dall’uomo è stato poi trovato un box, con struttura in metallo e rivestito di tessuto non traspirante, attrezzato ad hoc con ventilatori accesi e lampada alogena, che ospitava quattro piante di cannabis. Venivano inoltre rinvenuti una bilancia di precisione, una macchina per porre sottovuoto e vari sacchetti di plastica trasparente.

I militari hanno quindi sequestrato due chili di infiorescenze, frutto di piante di canapa sativa, di cui è legale la produzione per il basso contenuto di Thc, e di canapa indianadella quale invece è vietata la coltivazione per l’elevato effetto stupefacente, quattro piante di canapa indiana in buono stato di vegetazione e con infiorescenze quasi pronte per essere raccolte. Le infiorescenze sono state inviate a dei laboratori specializzati, per valutarne l’effettivo contenuto di principio attivo e, pertanto, delineare con precisione i profili degli illeciti.

L’uomo è stato denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria di Arezzo.