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Rogo Levane, fumi e ceneri limitati alla zona

Incendio al calzaturificio Valentino, sopralluogo dell’Arpat: le emissioni in atmosfera solo fino a 300 metri di distanza dallo stabilimento

La parte interessata dalle emissioni nei pressi del calzaturifici (fonte Arpat)

Non c’era molto vento nella notte tra il primo e il 2 aprile, nel momento in cui andava a fuoco lo stabilimento che accoglieva la produzione della Valentino Shoes nell’area industriale di Levane. Ed è stato un bene. 

Le emissioni in atmosfera provocate dal materiale andato in cenere sono state infatti limitate alla zona circostante e non si sono propagate nei dintorni. È la valutazione dell’Arpat – agenzia regionale per la protezione ambientale – di Arezzo giunta sul posto dopo lo spegnimento del rogo per fare il punto della situazione e verificare se ci fossero danni per l’ambiente e le persone che vivono e lavorano nella zona. I tecnici hanno valutato le ricadute a seguito delle emissioni generate dall’incendio per eventuali successivi approfondimenti

“Come è possibile evincere dagli esiti dell’analisi meteorologica prodotta, al momento dell’incendio, nella notte tra il 1° e il 2 aprile 2021, sulla Toscana il cielo si presentava sereno o poco nuvoloso, associato a venti deboli di direzione variabile tendenti a provenire dai quadranti occidentali” spiegano in una nota i tecnici dell’Arpat. “Alla luce dei dati e di tale analisi, considerato che nella zona, durante la fase iniziale dell’incendio, il vento è risultato piuttosto modesto, le aree di ricaduta delle sostanze rilasciate in atmosfera maggiormente interessate sono risultate quelle comprese in un settore fino a 300 metri dallo stabilimento “Valentino shoes”. Quanto svolto dall’Agenzia è stato comunicato agli enti interessati, in primis Comune e Asl, per i provvedimenti di competenza ed eventuali approfondimenti”.