Il racconto di due cittadini albanesi ha messo nei guai un quarantaquattrenne residente in Valdarno. Tutto è iniziato nella giornata di ieri, quando i Carabinieri della stazione di Castiglion Fibocchi hanno controllato un’auto, con a bordo due persone residenti in Casentino, ma di origine albanese. L’attenzione dei militari dell’Arma è stata attirata dal contenuto del portabagagli della vettura, che custodiva circa 130 kg di rame, costituito da pezzi di grondaie e tubazioni ridotte a rottami, nonché da fili elettrici senza la solita guaina in plastica che serve da protezione.
Alla richiesta sulla provenienza del materiale, i due albanesi dichiaravano ai Carabinieri di averli acquistati da un italiano residente nel Valdarno.
A quel punto anche il valdarnese veniva immediatamente sentito dai Carabinieri. Però il quarantaquattrenne, secondo gli uomini dell’Arma, non è stato in grado di fornire sufficienti giustificazioni per spiegare le modalità e anche le circostanze con le quale era entrato in possesso del cosiddetto “oro rosso”. E comunque il valdarnese non riusciva a mostrare ai Carabinieri i documenti di legge in grado di attestare la lecita provenienza dell’ingente quantità di rame.
A questo punto non solo i due albanesi venivano denunciati per ricettazione, ma anche l’italiano residente in Valdarno veniva deferito, in stato di libertà, per il reato di ricettazione.