Attualità

Ente Palio, il Cassero non alza bandiera bianca

Il presidente del rione ribadisce il malcontento. Falomi: "Ma nessuno ci ha contattato per un confronto"

“Siamo pronti e aperti al dialogo ma per ora stiamo parlando da soli”. 

Con questa frase Michele Falomi, presidente del Rione Cassero, commenta la situazione di stallo che si sta vivendo intorno al Palio dei Rioni. La scorsa settimana, il rione biancazzurro ha reso nota la propria decisione di non partecipare più alle riunioni dell’Ente Palio per varie motivazioni: “Non c’è una causa sola – ribadisce – ma più motivi, legati al fatto che troppo spesso i rioni sono considerati solo un contorno; oppure che assistiamo ad una disorganizzazione e approssimazione che non ci piacciono”.

Eppure, a distanza di alcuni giorni dalla comunicazione, niente si è mosso. “Non ci ha contattato nessuno – dice Falomi – Per noi, in base agli impegni già presi, il prossimo incontro a questo punto sarà entro luglio, quando gli organi competenti ci comunicheranno se possiamo fare o meno il Palio a settembre. Per il resto, alla nostra decisione dei giorni scorsi non ha fatti seguito alcuna richiesta di chiarimento o di confronto, né dall’Ente Palio né dal Comune. Rimaniamo in attesa, disponibili a metterci a tavolino per far crescere davvero la nostra manifestazione. Questa è l’unica cosa che ci interessa”.

Aspettando le decisioni sul Palio, il Rione Cassero si lecca le ferite per non aver potuto organizzare la Festa Medievale a fine maggio, evento ormai radicato da tempo che porta ogni anno migliaia di visitatori sotto la Torre. “La festa è un momento importante per noi, perché i rioni vivono tutto l’anno e devono sostenere tante spese, anche solo di affitti, manutenzione, gestione ecc. Quelle della festa mancata, sono quindi risorse economiche di cui dovremo fare a meno. Ma la situazione è difficile per tutti, purtroppo. Noi continuiamo a tenere alta l’attenzione sulla questione Palio, vediamo se qualcosa si muove” conclude Falomi.