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Dalla Valdichiana molte adesioni a #Svegliatitalia

Le città e le istituzioni scendono in piazza ad Arezzo, una delle oltre 90 piazze in cui sabato 23 gennaio scatterà l'ora dei diritti

Giunta Comunale di Cortona

E' tutto pronto per il presidio in piazza San Jacopo alle ore 16 promosso dai comitati Arcigay “Movimento Pansessuale” di Siena e “Chimera Arcobaleno” di Arezzo, con il supporto dell'associazione Famiglie Arcobaleno, della Rete “Articolo 3 Arezzo” e della Rete #dallapartedeidiritti Siena, al quale hanno aderito associazioni, partiti, enti e tantissimi cittadini e cittadine.

Tante le realtà che sostengono l'iniziativa e hanno annunciato la loro presenza in piazza, tra le forze politiche: Arezzo in Comune, CARC Siena e Val d'Elsa, comitato Possibile Arezzo, Giovani Democratici della provincia di Arezzo, Movimento 5 Stelle Arezzo, Partito Democratico provinciale aretino e di Poggibonsi, Partito Socialista Italiano federazione provinciale di Arezzo, Rifondazione Comunista, SEL coordinamento provinciale e SEL Valdarno aretino, SEL Siena; ma anche associazioni studentesche quali ELSA Siena e il sindacato universitario Link Siena; tutto il mondo Arci, la CGIL Arezzo, LiberAperta, Oltre le Differenze e addirittura il gruppo ciclistico amatoriale MTB Valdichiana.

Di particolare rilievo sono le adesioni dei rappresentanti di istituzioni: l'intera Giunta del Comune di Cortona, di Marciano della Chiana saranno presenti l’assessorato di riferimento e il sindaco Marco Barbagli, il sindaco di Siena Bruno Valentini, la senatrice Donella Mattesini, l'on. Susanna Cenni (PD) e l'on. Marco Baldasarre di "Alternativa Libera", l'assessora di Monte San Savino Erica Rampini e il consigliere comunale delegato ai diritti civili di Siena Simone Vigni.

L’assessorato alle Pari Opportunità e l’Amministrazione Comunale di Marciano comunicando la propria adesione dichiara: “Il Comune di Marciano è stato uno dei primi enti in provincia di Arezzo ad aderire alla Rete Re.a.dy (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) ci siamo assunti quindi in prima linea l’impegno a promuovere la cultura delle differenze e del rispetto, perché la diversità è un bene comune e un valore.”