Attualità

​Covid, Agnelli disobbedisce a Regione e Asl

Il sindaco boccia le "regole" della comunicazione ai sindaci sui cittadini positivi. "Così l'informazione è ritardata. Io non ci sto"

Le nuove “regole” di Regione e Asl sulla comunicazione ai sindaci dei casi di cittadini risultati positivi al Coronavirus non vanno giù a Mario Agnelli, battagliero sindaco di Castiglion Fiorentino. Non è uno sfizio, bensì una questione di sostanza dal momento che un sindaco è il primo responsabile sanitario della comunità che amministra.

Più che altro, Agnelli non condivide la metodologia dell’informazione – attraverso il sistema informatico - data da Regione e Asl ai primi cittadini che a loro volta, aggiornano la popolazione in quel filo diretto che ormai, da un capo all’altro della provincia aretina caratterizza il monitoraggio quotidiano dei contagi. Il motivo del contendere è la tempistica e soprattutto il fatto che un sindaco venga a conoscenza di un concittadino positivo al Covid il giorno dopo l’esito del suo tampone. In altre parole: il sindaco viene informato di un caso nel suo comune in netto ritardo rispetto alla sua certificazione.

Così Mario Agnelli non ha perso tempo e sul suo profilo Facebook ha postato un video nel quale spiega la situazione e annuncia le sue “contromosse”: “Dal mese scorso, Regione Asl hanno deciso di comunicare ai sindaci i casi di positività al Covid dei propri cittadini, il giorno successivo all’esito del tampone positivo. Io non sono d’accordo con questa nuova modalità di comunicazione e oltre a essere dissenziente, disobbedirò perché cercherò, nei limiti delle mie possibilità, di dare una tempestiva comunicazione per essere più possibile trasparente verso la cittadinanza e anche al fine di assumere quei provvedimenti e quelle iniziative nei confronti di attività e cittadini coinvolti”.

Fin qui la comunicazione social ai castiglionesi. Agnelli argomenta il ragionamento alla base della sua presa di posizione: “Se è vero che un sindaco è la prima autorità sanitaria di una comunità, non vedo per quale motivo debba essere informato da Regione e Asl dopochè il dato è stato inserito in un sistema informatico”. Il rischio, infatti, è che un sindaco venga a sapere di suoi cittadini positivi al virus da fonti esterne a quelle deputate alla comunicazione ufficiale che, invece, segue una tempistica "ritardata" rispetto alla realtà quotidiana.

Una contrarietà al metodo e nel merito, che non sarebbe “confinata” entro il perimetro di Castiglion Fiorentino ma che si allargherebbe anche ad altri sindaci dei comuni della Valdichiana che lamenterebbero lo stesso disagio di Agnelli. Al punto che il caso sarebbe arrivato sulla scrivania del neogovernatore della Toscana Eugenio Giani con tanto di raccomandazione a metterci le mani e a risolvere il problema.