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Il virus viaggia dentro le famiglie della Valdichiana

Sono 13 i nuclei familiari dove sono avvenuti contagi. Ad oggi 40 i casi a Castiglion Fiorentino. L'analisi del sindaco Agnelli

A Castiglion Fiorentino le persone positive e in isolamento domiciliare, ad oggi sono 40 la maggiorparte delle quali all’interno dei nuclei familiari. Sono infatti tredici le famiglie alle prese col virus che, rispetto ad alcuni mesi fa, ha cambiato “pelle” nel decorso verso la guarigione.

In altre parole, servono molte settimane prima di raggiungere la piena negatività e questo comporta un allungamento dei tempi di isolamento domiciliare, con tutto quello che consegue. Lo annota il sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli che tiene i contatti con le persone in quarantena e monitora in tempo reale l'andamento della situazione nel territorio comunale. 

“Attualmente le persone positive sono tutte in isolamento domiciliare, nessuno è ricoverato in ospedale, ma rispetto alla prima ondata di contagi, ora occorre più tempo per guarire. Sono in contatto con persone che hanno raggiunto la quinta, la sesta settimana di isolamento e lamentano un comprensibile disagio psicologico. In questa seconda ondata il virus si è diffuso particolarmente all’interno dei nuclei familiari, anche per le difficoltà di molte famiglie a reperire spazi alternativi dove trascorrere la quarantena. In una prima parte, tra agosto e settembre, abbiamo avuto casi di rientro da vacanze o viaggi; poi casi in strutture sanitarie al di fuori del nostro comune, quindi si sono verificati diversi contagi nei luoghi di lavoro e in ambito scolastico, ma sempre fuori dal nostro territorio comunale. Questo ovviamente ha comportato un aumento della trasmissione del virus all'interno delle famiglie”.

Agnelli ci tiene a rimarcare che “ad oggi non abbiamo una scuola, una residenza sanitaria, un’attività commerciale, un ambiente vocato all’intrattenimento o alla cosiddetta movida, dove si sia verificato anche un solo sospetto di positività”. Sottolineatura per dire che al momento non sono alla studio ulteriori misure, oltre all’uso obbligatorio della mascherina decretato a livello nazionale