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Elezioni 2020 venerdì 18 settembre 2020 ore 10:12

Senesi: “La scuola toscana rientra, nel caos"

Il j'accuse di Senesi candidata di Fratelli d'Italia al Comune e alla Regione



AREZZO — Il cahier de doleances ha già molte pagine. Il titolo è “Caos Scuola” e a scriverlo è Michela Senesi, responsabile del Dipartimento regionale Istruzione di Fratelli d'Italia, candidata al Comune di Arezzo e alla Regione.

“Non solo il problema degli spazi per i distanziamenti, che poteva essere risolto fin da marzo, se i nostri governanti si fossero attivati a cercare altri locali per consentire distanziamenti e sicurezza sanitaria. Non solo la spesa scellerata dei banchi monoposto che non consentono lo spazio necessario per quaderni e astucci e neppure il distanziamento. Non solo la carenza di un grande numero di custodi e collaboratori scolastici per consentire l'amministrazione delle scuole in sicurezza e la fondamentale igienizzazione degli ambienti” esordisce Senesi che punta il dito sulla carenza di insegnanti, compresi gli insegnanti di sostegno.

“In questi giorni ci sono state proteste spontanee degli insegnanti precari della provincia di Arezzo, nei pressi dell' Ufficio Scolastico Provinciale. I docenti precari hanno reclamato l'errata pubblicazione delle graduatorie GPS e l'annullamento delle convocazioni, già espletate, dopo giorni e giorni di lavoro amministrativo. Infatti, invece di agevolare la scuola in un periodo già difficoltoso di suo, a causa di scelte gestionali sbagliate da parte del ministero, si è deciso di rimandare le convocazioni degli insegnanti necessari a completare l'orario di insegnamento nelle scuole, dal 15 al 18 settembre”.

Infine Senesi evidenzia la “problematica degli spostamenti con gli Scuolabus, emersa solo nei primi giorni di settembre, quando poteva essere risolta sin da marzo. Non ultima, la chiusura delle ccuole per le elezioni dei prossimi giorni, che comporta una spesa molto alta per la sanificazione dei locali scolastici”. La chiosa è sarcastica: “La Scuola italiana non ha bisogno di sepolcri imbiancati, è inutile che il ministro dica che va tutto bene”.


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