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Attualità venerdì 29 aprile 2022 ore 13:10

Deraglia il prezzo del gas, gli artigiani tremano

Già nel 2021 una piccola impresa pagava l’elettricità il 12,9% in più rispetto alla media dell’Eurozona. Per Vannetti unica strada le rinnovabili



AREZZO — Deragliamento del prezzo del gas. Eppure in Italia l’utilizzo di questa commodity è aumentato a fronte di una riduzione nel resto d’Europa. “Le differenti matrici di generazione elettrica e le loro evoluzioni nella crisi - spiega in proposito il presidente di Confartigianato Arezzo, Ferrer Vannetti - determinano un divergente andamento dei prezzi dell’elettricità al consumo. Secondo i dati Eurostat il prezzo dell’energia elettrica sale dell’82,3% in Italia, un ritmo doppio della media dell’Eurozona”.

Tutto questo a fronte di un più limitato dinamismo in Germania, dove i prezzi salgono del 17,6%, e in Francia, dove l’aumento si ferma al 6,0%.

Il motivo qual è? Secondo Confartigianato è molto chiaro: “il mix di generazione elettrica è alla base del divergente andamento dei prezzi al consumo dell’elettricità riscontrata nei maggiori paesi europei. L’analisi del report mensile dell’Agenzia Internazionale per l’Energia dell’Ocse evidenzia la differente reazione delle maggiori economie europee all’escalation dei prezzi del gas, letteralmente deragliati nella seconda metà del 2021”.

“L’estensione di queste tendenze sul mercato elettrico delle imprese - dice sempre Vannetti lanciando un forte allarme - determinerebbe una perdita di competitività, aggravando la già fragile posizione precedente all’inasprirsi della crisi energetica: nel primo semestre del 2021 una piccola impresa italiana pagava un prezzo dell’elettricità del 12,9% superiore rispetto alla media dell’Eurozona”.

“La sfida più delicata - secondo Vannetti - vista la nostra scarsità di materie prime e la nostra scelta di sostanziale rinuncia al nucleare, appare senza dubbio quella legata ad un sostanziale incremento dell’impiego e quindi dell’impegno nelle rinnovabili”.


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