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Attualità martedì 21 luglio 2020 ore 11:45

Casolino, "la regia del Comune fa acqua"

Interrogazione di Romizi al prossimo consiglio comunale. "Odori nauseabondi, cosa intendete fare?"



AREZZO — Le emissioni dall’impianto di depurazione del Casolino, gestito da Nuove Acque, saranno al centro di una interrogazione del consigliere comunale Francesco Romizi (Arezzo in Comune) in vista del prossimo consiglio comunale, previsto per giovedì 23 luglio.

"Da anni varie frazioni e località, come San Leo, Pratantico, Palazzetti, Montione, Ortali, I Butteri, Quarata, via Setteponti, sono interessate da intense folate quotidiane di odori nauseabondi che rendono irrespirabile l’aria, le cui cause sono risultate addebitabili al depuratore - dice Romizi - Nonostante il Comune, e per esso l’assessore all’ambiente, sembrava avessero preso a cuore la risoluzione del problema, assumendosene la “regia”, come si apprendeva da un comunicato stampa emesso per annunciare un incontro pubblico lo scorso 20 settembre. Grazie a questo incontro, l’amministrazione comunale si vantava di avere individuato una soluzione a breve termine e una a lungo termine. In realtà così non è stato".

Secondo Romizi "la soluzione a breve, molto estemporanea, a tutt’oggi non ha sortito effetti e la soluzione a lungo termine, come ha potuto rilevare il comitato dall’esame dei documenti depositati in Regione è un progetto con il vero obiettivo di potenziare l’impianto, aumentando la sua capacità di essiccamento fanghi del 700%. Qualche intervento di mitigazione delle emissioni verrebbe attuato insieme con detto progetto ma, verosimilmente, tra almeno due anni e il cui esito resterebbe tutto da verificare.Il Comune non solo si è disinteressato di fare il “regista”, non solo si è dimenticato di tutelare i cittadini che ormai dopo tanti anni non sopportano più questa situazione che compromette la loro qualità della vita e che qualche dubbio fa nascere anche in termini di salute umana, ma addirittura ha emesso il suo parere favorevole al potenziamento dell’impianto".

L’interrogazione ha l'obiettivo di mettere sindaco e assessore nella condizione di rispondere e dichiarare da che parte stanno: "se intendono stare dalla parte del cittadino lo dimostrino con i fatti, incominciando a ravvedersi ora, prima della fine della consiliatura, rivedendo il parere emesso nell’ambito del procedimento di valutazione di impatto ambientale nonché anticipando alla Regione, nell’ambito del conseguente rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio dell’impianto, il parere contrario all’aumento della potenzialità". 


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