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Politica giovedì 29 febbraio 2024 ore 18:14

Consiglio comunale, tutte le interrogazioni

Le interrogazioni presentate nella seduta del Consiglio comunale di oggi. I lavori in via Romana, il cantiere di via Filzi



AREZZO — La prima interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale Alessandro Caneschi che ha chiesto un’assemblea pubblica, alla presenza anche dei tecnici di Nuove Acque, per dare informazioni puntuali sul progetto di rifacimento delle fognature in via Romana e sul cronoprogramma dei relativi lavori. “La riunione potrebbe tenersi nei locali del centro di aggregazione sociale San Marco”.

L’assessore Marco Sacchetti ha replicato che “anche per informare su eventuali situazioni di criticità, abbiamo già incontrato il primo febbraio le associazioni di categoria e i rappresentanti del comitato di via Romana. A tutti sono stati illustrati i lavori del secondo stralcio che sono comunque organizzati per contenere i disagi per la popolazione e le attività economiche. Non dimentichiamo che le opere saranno funzionali a risolvere problemi molto importanti e connessi al contenimento del rischio idraulico”.

Marco Donati ha chiesto quali siano state le azioni intraprese nell’ultimo mese e quelle previste per il futuro per arrivare alla soluzione dei problemi generati dal cantiere di via Filzi: “nei giorni scorsi le barriere di protezione hanno ceduto causando pericolo per i cittadini in transito. Abbiamo uno scheletro urbano e un cantiere che una folata di vento può rendere ancora più precario. Serve un’ordinanza del sindaco per mettere l’area in sicurezza”.

Su via Filzi è intervenuto anche Alessandro Caneschi il quale ha rilevato che “la recinzione risulta divelta in più parti e come sia dunque possibile infiltrarsi nell’area. Anche prima della ripresa di lavori, è intenzione risolvere almeno le criticità connesse a decoro e sicurezza? Ogni due mesi siamo costretti a presentare un’interrogazione sul tema perché non vediamo la luce in fondo al tunnel”.

L’assessore Marco Sacchetti ha replicato che “innanzitutto di fronte alla seconda interrogazione, ho l’impressione che emerga sempre una vena polemica. Lo testimonia il continuo rimando alla localizzazione o alla fattispecie di contratto, scelte entrambe ininfluenti rispetto all’evoluzione della vicenda. Sulla problematica specifica del cantiere, c’è un’interlocuzione continua con il privato proprietario che mira a creare le condizioni affinché i lavori ripartano quanto prima. La proprietà stessa ha garantito che, di fronte agli ultimi danneggiamenti, interverrà per ripristinare le condizioni di sicurezza. Confido già nei prossimi giorni. Non abbiamo per adesso emesso un’ordinanza proprio perché privilegiamo questo approccio dialettico”.

Giovani Donati ha chiesto se è in programma l’asfaltatura dello svincolo che collega via Simone Martini con la Due Mari, “caratterizzato attualmente da buche e dissesti causati dalle radici delle piante o da avvallamenti naturali. Due pini in particolare, per quanto insistenti su proprietà privata, generano problemi al manto stradale”.

L’assessore Alessandro Casi: “a oggi l’intervento non è nel piano delle manutenzioni straordinarie ma solo perché non comporta un impegno di spesa particolarmente oneroso. Per i due pini, un sopralluogo dei vigili del fuoco ha valutato la loro non interferenza con la viabilità. Dunque, non possiamo ordinarne l’abbattimento. Acquisiremo a questo punto il parere di un agronomo per capire se ci sono margini per un intervento diverso”.

Due le interrogazioni sull’antenna in via Sicilia. Michele Menchetti da una parte e Donato Caporali e Francesco Romizi dall’altra hanno rilevato come ci sia stato un incontro tra residenti e amministrazione e dunque hanno chiesto di conoscerne i dettagli. “Inoltre, di verificare se ci sia ancora l’interesse della compagnia telefonica a montare l’antenna e se la sua eventuale installazione rispetti la distanza richiesta dai cittadini, se non sia il caso di predisporre da parte dell’amministrazione comunale, coinvolgendo i cittadini in percorsi partecipativi, un nuovo Piano per la localizzazione delle stazioni radio base, per arginare la proliferazione delle antenne ed evitando in itinere di concedere autorizzazioni in deroga al precedente”.

L’assessore Francesca Lucherini: “non è vero che questa amministrazione non ascolta: abbiamo innanzitutto bloccato i lavori dopo uno specifico sopralluogo e mercoledì 28 febbraio si è svolta una riunione negli uffici dell’urbanistica dove i cittadini hanno preso parte. Una manifestazione di disponibilità che è stata apprezzata. Ricordo che i lavori sono stati bloccati ma che il permesso viene comunque rilasciato da un’altra autorità competente che abbiamo invitato a svolgere ulteriori verifiche affinché l’installazione avvenga in un nuovo sedime. Sempre in questa prospettiva, l’amministrazione ha invitato l’azienda a un incontro, che avverrà lunedì prossimo, per trovare insieme una soluzione che rispetti la migliore collocazione possibile”.

Valentina Sileno ha rilevato come la Regione Toscana non abbia confermato per il 2024 il contributo di 700 euro per le famiglie con minori disabili ex articolo 3 comma 3 della legge 104. “Un sostegno importante per le famiglie di cui chiediamo certamente il ripristino ma soprattutto se la Giunta intende intervenire per sollecitare la Regione Toscana a farlo e se ha intenzione di trovare e destinare risorse sostitutive della misura scomparsa”.

Il vicesindaco Lucia Tanti: “dobbiamo fare una valutazione propedeutica, ovvero se i 221 milioni di euro messi a disposizione del fondo nazionale dal ministro Locatelli, che sembra vadano direttamente alle famiglie senza l’intermediazione degli enti locali, rappresentino una soluzione. Se questa disponibilità non colmasse tale lacuna, valuteremo se sia il caso di fare una variazione di bilancio che renda il Comune protagonista in proprio. Aggiungo che siamo già soli in varie partite: ad esempio per l’assistenza domiciliare e l’assistenza educativa sulle quali non ci siamo tirati indietro quando si è trattato di trovare specifiche risorse”.

Giovanni Donati Vaccari ha chiesto, partendo dai dati in possesso che vedono diversi appartamenti e.r.p. liberi soprattutto in zona Tortaia, “per quali motivi non vengono assegnati e quanti sono a oggi i richiedenti un alloggio popolare in lista di attesa”.

Michele Menchetti ha chiesto “se l’assessore Monica Manneschi ha partecipato all’incontro sul tema ‘Disagio abitativo, costruire percorsi e azioni condivisi’ che si è tenuto a Firenze lo scorso 20 febbraio. E se sì, quale è stato il contributo dato, considerando che sul tema specifico l’assessorato risulta latitante, sia in termini di manutenzioni sia di mancata convocazione del Lode”.

L’assessore Monica Manneschi ha replicato che “attualmente gli appartamenti liberi sono 17, di cui alcuni in via Tortaia. Di questi 17, 9 sono in corse di riassegnazione avendo già individuato altrettante famiglie a cui affidare per la prima volta le abitazioni a tempo indeterminato. Di questi 9, un alloggio è in fase di accettazione, 4 devono essere semplicemente consegnati, per 4 Arezzo Casa sta completando le ultime pratiche. Veniamo ai restanti 8: si tratta di appartamenti lasciati liberi che devono necessariamente passare da una manutenzione prima di essere riassegnati, 4 saranno disponibili tra alcuni giorni, gli altri fra aprile e agosto. E questo mi permette di ricordare che siamo tra i Comuni più virtuosi in Toscana per i tempi di riassegnazione che oscillano fra i 6 e gli 8 mesi. Attualmente abbiamo 201 famiglie in lista, quando l’ultimo bando e.r.p. si è chiuso erano 230, per cui lo scorrimento della graduatoria ha interessato 29 posizioni. Mi viene detto che non avrei convocato il Lode e la commissione per il disagio abitativo: in realtà nel 2023 il primo si è riunito 3 volte, la seconda nel maggio 2023 e un mese fa. Ho partecipato al convegno di Firenze che aveva come obiettivo quello di divulgare i dati elaborati da Anci per il 2022. Rispetto a questa analisi, anche Arezzo fornisce i suoi numeri che riguardano l’edilizia residenziale pubblica, le politiche abitative e il disagio abitativo”.

Francesco Romizi ha chiesto al sindaco di farsi promotore di un osservatorio permanente a carattere intercomunale per far crescere i controlli sui luoghi di lavoro, in collaborazione con la Asl, l’Inail e l’Ispettorato del lavoro. “Chiedo che mi sia fornita la documentazione sul numero di lavori appaltati dal Comune di Arezzo e se non sia il caso per il Comune stesso di costituirsi parte civile a Firenze in occasione del processo che partirà a seguito del recente drammatico fatto di cronaca”.

“Nonostante i precedenti non forniscano molti margini, ne parlerò certamente con i legali - ha replicato il sindaco Alessandro Ghinelli - per capire se il Comune di Arezzo possa costituirsi parte civile in un processo penale. Per quanto riguarda l’osservatorio, ricordo che un organismo del genere esisteva fino ad alcuni anni fa e faceva capo alla Provincia. A mio parere seguiva un approccio valido, individuando alcuni cantieri rappresentativi per tipologia, ad esempio scuole, strade, opere pubbliche. Dopo di che analizzava in dettaglio gli standard di sicurezza per capire se venivano mantenuti correttamente e in caso positivo ‘rilasciava’ un patentino alla stazione appaltante. In uno dei cantieri individuati in quel periodo, il sottoscritto ricopriva i ruoli di progettista e direttore di lavori e ricordo con piacere che al termine del check-up fui gratificato da un ottimo score. L’idea dunque è corretta, mi confronterò con il presidente della Provincia per capire se quest’ultima e il Comune capoluogo possano costituire di nuovo un osservatorio in grado di dare il suo contributo”. 


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