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Politica sabato 29 agosto 2020 ore 15:09

Renzi: "No al sovranismo e al populismo"

L'ex premier parla anche della vicenda Banca Etruria, che ritiene strumentale contro di lui. Censura la politica di Salvini e blinda la Sanità Toscana



AREZZO — Matteo Renzi torna ad Arezzo per lanciare la campagna elettorale di Italia Viva, che correrà alle regionali insieme a +Europa. Sono otto i candidati scelti per Palazzo Panciatichi e più precisamente Silvia Ciarpaglini (capolista), Daniele Bernardini (ex sindaco di Bibbiena), Francesca Rossi, Marcella Lorettii, Andrea Mencaroni, Francesco Maria Grasso (ex sindaco di Montevarchi), Paolo Casalini (+Europa) e Angela Maffucci (+Europa).

Ma la star di giornata è Matteo Renzi, l'ex Presidente del Consiglio ricorda i suoi legami con Arezzo, dove è nata la nonna che il prossimo 16 ottobre raggiungerà il traguardo dei 100 anni. 

Ma Arezzo rappresenta anche il simbolo della caduta del renzismo. Le vicende di Banca Etruria, oltre ad aver incupito e impoverito tutta la città, hanno contribuito ad assestare quella spallata fatale al politico di Rignano che, dal quel momento, ha iniziato a perdere consensi fuori e dentro il Pd.
Renzi non evita l'argomento, è troppo abile per non anticipare le domande dei giornalisti che, comunque, lo incalzano. L'ex premier ribadisce che la vicenda della banca aretina è stata strumentalizzata per attaccare lui e il suo partito.
"E' stata presa di mira una famiglia, attribuendo a loro tutti i problemi delle banche in Italia. Questo funzionava a livello mediatico ma in realtà era completamente un'altra storia. Il sindaco sa bene come sono andate le cose e dovrebbe chiedere scusa per le parole utilizzate in quei momenti e nel corso degli anni. E' stato fatto del populismo su questa vicenda".

Renzi ribadisce come il Governo dell'epoca mise a disposizione dei soldi per mitigare le perdite dei risparmiatori e che l'epicentro dello scandalo delle banche era al nord ed in Puglia, mentre fu usato Arezzo solo per attaccare la sua parte politica.

L'ex Primo ministro parla anche di programmi e ribadisce come sia importante la riapertura delle scuole in sicurezza. Precisa che per far ripartire la Toscana occorre vincere il sovranismo e abbattere quei muri che, a suo dire, vorrebbe erigere Salvini. "Se vince la Ceccardi i soldi del Mes non si prendono. Ma davvero volete votare una candidata che dice no a 2 miliari di euro per la Toscana?". Renzi, inoltre, in tema Infrastrutture auspica una pronta ripartenza dei cantieri, che potrebbe in qualche modo mitigare la crisi economica.

Il leader di Italia Viva è convinto che la sua lista otterrà un buon risultato elettorale anche in provincia di Arezzo che, come ha ricordato, "gli ha sempre voluto bene". Tiene a precisare che l'accordo con i 5 Stelle è stato fatto solo per sconfiggere Salvini ma che è circoscritto all'azione di governo e non ad alleanze strutturali. "Non è che si butta fuori di casa Salvini per poi accogliere Di Battista o la Taverna".

In tema Sanità, Renzi mette in guardia gli elettori avvisando sul "modus operandi" della Lega, che è quello di portare dirigenti sanitari nelle regioni in cui vince. "Siamo orgogliosi di quello che è stato fatto in questi mesi e noi lezioni di buon governo dalla Lombardia non le prendiamo".

Infine, Renzi saluta Luciano Ralli garantendo tutto l'appoggio necessario per conquistare il comune di Arezzo.

Andrea Duranti
© Riproduzione riservata


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