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Attualità giovedì 25 febbraio 2021 ore 16:50

"Salute e lavoro possono (e devono) convivere"

E' lo slogan dei commercianti che dicono basta alle chiusure e alla "vita condizionata dai colori". Lunedì 1 marzo una manifestazione pacifica



AREZZO — Confcommercio e Confesercenti uniscono la voce e gridano basta con le chiusure. Dopo un anno di pandemia i commercianti continuano ad essere la categoria più "martirizzata" dalle norme anti-contagio. Se l'industria si è fermata poco più di un mese durante il lockdown, per il commercio ci sono continue restrizioni. La sopravvivenza delle attività di prossimità al dettaglio è condizionata da un'arcobaleno di colori che ormai tende sempre più al nero.

Così le due associazioni di categoria hanno deciso di manifestare tutto il loro disagio. E lo fanno nel modo consueto, pacifico ed ordinato. In tutta la Toscana i titolari delle impresi di commercio, turismo, servizi, ma anche dipendenti, collaboratori, fornitori, liberi professionisti e semplici cittadini formeranno una simbolica "catena umana" per affermare il principio che salute e lavoro possono convivere. 

La manifestazione si svolgerà lunedì 1 marzo. Partirà e terminerà dai luoghi simboli cittadini. Ad Arezzo il "serpentone" umano si snoderà, alle 11, dai Bastioni fino alla Pieve. Alla fine una delegazione di Confcommercio e Confesercenti si recherà in Prefettura ed esporrà  al rappresentante del governo sul territorio le richieste dei commercianti.

"Salute e lavoro non solo possono ma devono convivere" - incalza Anna Lapini. La presidente di Confcommercio Toscana sottolinea come il mondo del terziario stia sopravvivendo attingendo ai risparmi accantonati. "Abbiamo il diritto ad avere pari dignità con le altre categorie professionali. Il futuro non si chiude. Pretendiamo di poter tornare a lavorare come tutti gli altri".

Dello stesso avviso è anche Mario Landini, presidente di Confesercenti Arezzo che ribadisce come "Il virus non dorme di giorno per poi risvegliarsi e contagiare di notte. Perché ci obbligano a chiudere a degli orari assurdi? Così si perdono tanti, troppi posti di lavoro. Dopo 1 anno passato ad improvvisare adesso il governo deve programmare con regoli semplici e di buon senso".

Franco Marinoni, direttore Confcommercio Toscana, precisa che la manifestazione di lunedì avverrà in modo ordinato e nel pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza. "Lo scopo è quello di ribadire alle Istituzioni la situazione drammatica in cui si trova un'intera categoria e soprattutto la necessità di interventi rapidi, lungimiranti e prospettici per far ripartire il motore dell'economia locale.

Mario Checcaglini, direttore di Confesercenti Arezzo, sottolinea come alla manifestazione di lunedì in Corso Italia prenderanno parte, oltre ai commercianti dei vari settori e della ristorazione, anche i lavoratori del mondo dello spettacolo, delle palestre, delle scuole di danza, i gestori di discoteche, gli ambulanti. "Gente che in un anno ha visto i fatturati delle loro aziende ridursi, talvolta fino al 90%, e che adesso dice basta e chiede solo di poter tornare a lavorare". 


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