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Attualità giovedì 23 febbraio 2023 ore 18:14

Via la rateizzazione della Tari ma non per tutti

Approvate dal Consiglio le modifiche al regolamento. Potranno frazionare i due invii solo i destinatari dei bonus statali per acqua, gas e elettricità



AREZZO — Approvate con 17 voti a favore e 2 contrari, su proposta dell’assessore Alberto Merelli, le modifiche al regolamento della tassa sui rifiuti. La delibera si è resa necessaria per adeguare la normativa comunale al testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani emanato da Arera. 

Tra le novità, viene introdotta la possibilità di rateizzare i due inviti di pagamento, nei quali si articola la Tari, per i soggetti destinatari dei bonus statali per acqua, gas ed elettricità. La rateizzazione, su richiesta dell’interessato, può essere estesa fino al mese di scadenza dell’avviso successivo. 

Ad esempio, per il primo avviso che scade il 30 aprile, la rateizzazione è spalmabile fino a dicembre, quando scade il secondo. È prevista una maggiorazione forfettaria del numero dei componenti delle utenze domestiche dove vengono svolte attività di affittacamere non professionali e locazioni brevi.

Fattispecie che a fini Tari non vengono inserite tra le non domestiche, come avviene per le strutture ricettive. Dunque, a chi loca o affitta una o più stanze nel suo appartamento e che finora ha pagato la Tari in base ai componenti del nucleo familiare proprietario, dal 2023 la tariffa verrà richiesta calcolando comunque un componente in più. Per quanto riguarda le utenze domestiche che, possedendo una compostiera, fanno compostaggio della frazione organica, la riduzione della Tari annuale a cui hanno diritto scende dal 20% attuale al 10%. Tale agevolazione è infatti calcolata sulla parte variabile della tariffa e siccome dallo scorso anno quest’ultima incide molto di più rispetto alla parte fissa nel calcolo del computo complessivo, la sua riduzione permette di mantenere la coerenza con l’entità di quanto applicato fino al 2021 e di preservare comunque la quota di risparmio per i beneficiari.


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