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Sport lunedì 27 febbraio 2023 ore 19:00

Le doti dell'Arezzo, umiltà e capacità di lottare

Dalla battaglia di Ponsacco il Cavallino esce forte. Indiani ha costruito una macchina quasi perfetta. La Pianese non molla e resta a due punti



AREZZO — Nel cammino di un campionato ci sono gare che segnano il destino di una squadra nel bene o nel male e dopo la sua conclusione queste emergono su tutte le altre anche se nel momento non sembrano esserlo. La vittoria che l’Arezzo ha conquistato ieri a Ponsacco molto probabilmente può rappresentare una di queste e segnare la storia della squadra amaranto.

Il terreno di gioco, le condizioni meteo di Ponsacco richiedevano un ulteriore passo in avanti per mentalità e predisposizione al sacrificio. L’ostacolo nel suo complesso era di livello molto alto nonostante il Ponsacco occupa il decimo posto in classifica. Il Cavallino esce dalla battaglia calcistica di Ponsacco ancora più “rampante” della vigilia.

Una vittoria che vale molto di più dei tre punti assegnati in classifica. Per i giocatori amaranto era anche la riprova di quel cambio di mentalità mostrato dopo Terranuova. Bene, questo cambio di mentalità è certificato e l’Arezzo è squadra completa che meritatamente occupa la testa della classifica capace di vincere di fioretto e di spada.

Lo avevamo già scritto che per vincere i campionati serve una squadra capace di saper usare entrambe le soluzioni durante le partite della domenica. La squadra amaranto spesso era caduta proprio nella gara dove doveva essere usata la spada, ebbene ieri la squadra di Indiani ha conquistato la medaglia olimpica. Una gara perfetta fatta di ardore agonistico per 97’ di gioco dove nessuno dei giocatori si è mai tirato indietro o mostrato timore nei confronti dell’avversario e delle avversità. Ne è uscita la partita perfetta per una partita di calcio che poi calcio non era in un campo impraticabile con pioggia e vento che hanno fatto da padroni.

Il merito è come sempre di chi va in campo ma a mister Indiani è doveroso fare gli applausi per aver preparato perfettamente i suoi giocatori ad una sfida dura dove era necessario dimenticare di chiamarsi Arezzo e pensare solo a lottare per vincere con tutte le energie disponibili.

Dopo Terranuova era facilissimo perdersi e andare alla deriva buttando via la stagione, Indiani invece non ha mollato è restato lucido facendo fare l’ultimo passo in avanti ai propri giocatori che poi è sempre quello più difficile ma che ti fa vincere i campionati. Lo spogliatoio è stato bravo a recepire il messaggio, non si è abbattuto anzi è rimasto unito senza perdere fiducia nei propri mezzi. Paradossalmente nella sconfitta contro l’ultima in classifica ha scoperto e fatto proprio l’umiltà e la capacità di combattere per la vittoria finale.

Nelle ultime quattro gare l’Arezzo ha conquistato 12 punti realizzando sette reti e subendone solo una facendo il controsorpasso alla Pianese distanziandola di due punti. Nessuno pensi che i giochi sono fatti, mancano ancora nove gare tutte fondamentali dove ci sarà da lottare e soffrire più di ieri perché tutti proveranno a fare lo sgambetto all’Arezzo ma il Cavallino è forte di gamba e di testa.

La Pianese non molla resta a due punti, troppo pochi per far iniziare il sogno ai tifosi amaranto. Il Poggibonsi con la sconfitta di ieri si è definitivamente escluso dalla volata finale. Indiani conosce bene la categoria ma soprattutto sa gestire questi finali, i suoi giocatori adesso hanno tutto per completare l’opera e arrivare al traguardo. 

Paolo Nocentini
© Riproduzione riservata


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