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Attualità domenica 26 settembre 2021 ore 16:50

Sanità, il Calcit mette i puntini sulle 'i'

Il Presidente Sassoli "sistemare reparti e incarichi, avviare progetti come l'Hospice". E critica il possibile blocco delle assunzioni. Più Aree vaste



AREZZO — "Si prospetta un periodo di grande impegno ed occorrono unità d’intenti tra Istituzioni, cittadini ed operatori della Sanità" ad esordire con queste parole il presidente del Calcit aretino, Giancarlo Sassoli, che traccia un quadro della situazione e si schiera in difesa dell’ospedale cittadino.

"C’è ancora da contrastare il Covid ed allo stesso tempo occorre occuparsi del ripristino in modo definitivo di alcuni reparti (Ematologia, Medicina, Neurologia ed altri); sostituire i direttori prossimi al pensionamento (Radioterapia: qui anche la posizione di Capo Dipartimento, Geriatria e Radiologia); terminare i lavori in corso: laboratorio di analisi, sala angiografica, blocco operatorio, rianimazione, Oncologia, viabilità e sosta nell’anello interno; progetti da avviare con urgenza come Hospice e Modica" aggiunge ancora Sassoli.

"Occorre, inoltre, ridare completezza e forza alle specifiche competenze dell’Ospedale San Donato ed una visione d’insieme per tutto il territorio aretino. Per affrontare tutto questo occorre una presa di conoscenza da parte di tutti, cittadini, istituzioni ed operatori della Sanità Pubblica. Sentire notizie, con la pandemia ancora in corso, di contenimento delle spese attraverso il blocco delle assunzioni, possibili riduzioni dei servizi e paventare ipotesi di commissariamento creano preoccupazione ed incertezza tra i cittadini ed operatori della sanità pubblica oltre che non avere rispetto per le vittime del Covid. Occorre quindi che i costi sostenuti e quelli ancora da sostenere per contrastare il virus, molti dei quali dovuti ad una mancata e colpevole programmazione degli investimenti, siano considerati costi straordinari" afferma con decisione sempre il presidente del Calcit.

Quindi, per Sassoli "contenere i costi, eliminare sprechi ed inefficienze, per una corretta gestione è doveroso, cosi come è doveroso andare a cercarli dove sono e non scaricarli sempre su servizi ai cittadini. Amministratori nazionali, regionali e locali dovranno considerare tutto questo facendone un obiettivo comune. Urgente è anche definire adesso la posizione della direzione generale prossima alla scadenza; c’è necessità di continuità, chiarezza , riferimenti certi e presenza assidua nel territorio aretino per affrontare insieme a tutta la struttura sanitaria un periodo veramente impegnativo. Indispensabile pure rendere efficiente e adeguato a questo impegno l'Ente di supporto tecnico amministrativo regionale - ESTAR".

"Infine, è urgente ridisegnare fin da ora il perimetro delle Aree vaste nella direzione di ampliarne il numero rispetto alle tre attuali tenendo conto delle caratteristiche ed affinità dei territori" chiosa il Presidente dell'associazione da sempre in prima linea contro il cancro e nell'assistenza ai malati oncologici, oltre che di supporto a tutta la sanità.


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