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Sport lunedì 14 marzo 2022 ore 12:24

IL PAGELLONE - Arezzo, il brutto vincente

La squadra di Mariotti non gioca bene ma è di sostanza e conquista i 3 punti. Calderini il migliore bomber: inesauribile. Colombo e Pinna: che errore



AREZZO — Diciamolo subito, la partita giocata dall’Arezzo ieri in terra pisana, a Cascina, non è stata tra le migliori di questa stagione, ma è sicuramente la più concreta in assoluto, che porta a casa tre punti importanti per restare attaccati al Follonica Gavorrano, tornata a vincere in casa contro la Pro Livorno, fanalino di coda di questo girone E del campionato di serie D.

Nel calcio arrivare al risultato attraverso il gioco è sempre la strada migliore, ma spesso non coincide con i risultati, classifica e soprattutto obbiettivi della società. La squadra amaranto ha iniziato la stagione allestendo una rosa con un tasso tecnico sulla carta elevato, con l’ambizione di vincere attraverso il gioco. Cammin facendo, nel corso del torneo, si è scontrata con la dura realtà, affrontando squadre toste in campi difficili, anni luce distanti da quello del Città di Arezzo.

Il mercato invernale ha restituito a mister Marco Mariotti una squadra operaia che pensa molto alla sostanza, mettendo in evidenza l’aspetto più importante nel calcio, ovvero il risultato che poi fa il bello e il cattivo tempo. La striscia di risultati positivi prosegue e si conferma anche in trasferta, sul campo del Cascina. I tre punti conquistati ieri danno continuità a quelli intascati a Foligno due settimane fa, certificando di fatto che la squadra ha una mentalità diversa rispetto al passato.

La partita giocata ieri dall’Arezzo non è stata bella, anzi molto brutta, sicuramente la peggiore delle ultime uscite. Prima di tutto dobbiamo fare una premessa, il campo era pessimo e qualsiasi squadra avrebbe avuto difficoltà a giocare su un terreno dove il rimbalzo del pallone era quasi sempre casuale. Ma proprio perché brutta nel gioco, povera nelle occasioni da rete, è di fondamentale importanza per il risultato e per concretezza che il Cavallino da alcune giornate ha trovato.

Mariotti ha trasmesso il suo credo calcistico, oggi tutti sanno come stare in campo e cosa dare per conquistare i tre punti e far felici i tifosi. La vittoria di ieri permette all’allenatore di arrivare alla sosta nella migliore condizione mentale e di poter recuperare uomini da infortuni e migliorare la condizione fisica.

Le ultime dieci gare saranno dieci battaglie contro avversari diretti (Poggibonsi) e la capolista San Donato Tavarnelle: pensare alla sostanza per raggiungere il terzo posto e mettere nell’obbiettivo il secondo? Ritornando con la mente ai mesi di novembre e dicembre, sarebbe un grande obbiettivo.

Contro il Cascina il solito Calderini risolve la partita con colpi diversi da quelli a lui abituali ma molto efficaci. Trascina il Cavallino alla vittoria con la sua doppietta in soli 45’, attraversa uno stato di forma eccellente e il suo score personale lo dimostra da diverse giornate. Cavallino rampante: voto 7,5. In difesa Biondi rientra titolare con una prestazione buona meritando la sufficienza abbondante, a lui va un 6,5. La nota dolente di ieri sono il portiere Colombo e Pinna autori dell’errore e incertezza che permette a Mencagli di accorciare lo svantaggio, riaccendendo una partita dove fino a quel momento il Cascina non aveva mai creato pericoli in fase offensiva. Errori che potevano costare molto cari e che non si devono commettere, voto 4,5 ad entrambi.

A centrocampo Marchi è sempre un motorino inesauribile, a lui va un 6,5 come merita pure Lazzarini, mentre Pisanu non ha brillato come nelle ultime uscite, meritando comunque il 6. Sicurella schierato sulla trequarti non ha convinto, a lui va un 5,5. In attacco ancora una prestazione in ombra di Persano, dove non riesce mai a liberarsi e concludere a rete, voto 5.

Adesso la sosta. Al ritorno la squadra amaranto è attesa da tre gare in otto giorni.  

Paolo Nocentini
© Riproduzione riservata


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