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Attualità lunedì 19 settembre 2022 ore 11:55

Video per asseverazioni del 110%, monta la rabbia

I professionisti di Inarsid, il segretario nazionale è l'aretino Becucci, chiedono un immediato dietrofront in merito a questa nuova prescrizione



AREZZO — Il 110% continua a creare grattacapi ai professionisti. Incredulità, stupore, e alla fine indignazione. Sono queste le reazioni prima registrate, poi ritrasmesse con la richiesta di un immediato dietrofront. E’ la durissima reazione di Inarsind, l’Associazione Sindacale di Architetti e Ingegneri Liberi Professionisti, dopo aver ricevuto le vibranti proteste dell’intera categoria rappresentata, a seguito della richiesta di Deloitte di inserire - appunto nella Piattaforma Deloitte, banca e cessione del credito - un video per ogni asseverazione rilasciata. La pretesa è di avere un video per singolo SAL - solo se l’intervento prevede SAL, altrimenti video nella fase di Fine Lavori - un video per singola asseverazione: Asseverazione ENEA 110%, Asseverazione Sismica 110% e Asseverazione bonus inferiori al 110%.

In una perentoria lettera appena inviata da Inarsind - il cui segretario nazionale è l'ingegnere aretino Marco Becucci - proprio a Deloitte, si afferma che “Si tratta di una richiesta che innanzitutto offende intere categorie di professionisti perché denota al di là di ogni reale intenzione, un pregiudiziale sospetto verso la non veridicità dell’asseverazione già prevista e che da sola dovrebbe essere considerata, come lo è per le norme che regolano la materia, sufficiente ad attestare la responsabilità del professionista. Invece si richiede che venga aggiunta la prova, trascurando che l’asseverazione non è una semplice affermazione, ma è già una Certificazione, nei modi previsti dalla legge, della verità di un fatto, di un documento, di una dichiarazione, o della conformità al testo originale di una traduzione”.

“Tralasciamo - prosegue il testo Inarsind - gli ulteriori oneri che dalla richiesta derivano nella conduzione dei lavori, dal momento che comunque lo si voglia vedere (è il caso di dirlo) un video a cui si attribuisce una così determinate importanza dovrà essere eseguito da personale adeguato per numero e qualifica. Non ci sembra, invece, sia da trascurare che questa richiesta giunge nuova e non prevista da alcun iniziale accordo sottoscritto tra Deloitte e l’asseveratore, non supportata da alcuna norma che la preveda e che per i SAL emessi la reale fattibilità di quanto richiesto, ovvero confermare gli importi e gli interventi asseverati, inquadrando le lavorazioni eseguite potrebbe risultare impossibile, ponendo in serie difficoltà Professionisti e Committenti”.

“Riteniamo inoltre – insiste Inarsind - che non siano state adeguatamente valutatele le conseguenze in materia di tutela della privacy nella produzione di un video che, inevitabilmente, comprenderebbe parti di abitazioni private che, pur non oggetto di bonus sarebbero coinvolte dalle riprese. Vi invitiamo quindi a recedere dalla richiesta avanzata" conclude la missiva.


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