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Politica giovedì 27 novembre 2025 ore 15:00

Quali soluzioni per evitare allagamenti in città?

L'interrogazione in consiglio comunale di Caneschi “quali azioni vengano messe in atto per eliminare i disagi causati dagli allagamenti stradali"



AREZZO — La prima interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale Piero Perticai che ha sollevato la questione degli incidenti stradali lungo la strada regionale 71, in particolare nella frazione di Rigutino. “In questi ultimi giorni l’amministrazione comunale è intervenuta con lampeggianti luminosi in prossimità degli attraversamenti pedonali mentre in altre zone della città sono stati installati semafori a chiamata. È possibile pensare a questa seconda soluzione anche per Rigutino?”

L’assessore Alessandro Casi: “non credo che il semaforo a chiamata risolva il problema, anche perché la percorrenza della strada si sviluppa lungo l’intera frazione e non in un punto specifico. La soluzione vera sarebbe un percorso alternativo all’attuale che eviti il passaggio dei mezzi dentro ai centri abitati. La Regione Toscana, ad esempio, ha realizzato una variante davvero importante, tra Empoli e Certaldo, alla strada regionale 429 che ha liberato i paesi dai volumi di traffico. Porterò avanti un’istanza presso la Regione affinché, anche per la 71, affronti analogamente il problema”.

Due le interrogazioni, una di Valentina Sileno e una di Alessandro Caneschi, con oggetto l’eventuale soluzione individuata per prevenire il problema degli allagamenti al parco pubblico tra via Emilia e via Lazio, causati sia dalla pendenza del terreno che dalla scarsa manutenzione del sistema fognario. “Il problema è stato oggetto di una petizione 12 anni fa ma rispetto a essa la risposta dell’amministrazione comunale ancora langue”.

“Nel 2018 – ha ricordato l’assessore Alessandro Casi – è stato fatto un sopralluogo nella zona e sono state rilevate difformità rispetto ai titoli edilizi nella realizzazione delle abitazioni limitrofe risalenti al 2005. Proprio queste difformità, che riguardano innanzitutto la pendenza dei resedi, contribuiscono all’afflusso delle acque all’interno del parco. Dopo il sopralluogo, questo aspetto è stato segnalato agli interessati ma da allora non è stato sanato alcunché. Personalmente sono disponibile a un incontro per trovare una soluzione, congiuntamente chiedo ai cittadini di mostrare collaborazione per ciò che loro compete”.

Andrea Gallorini ha chiesto aggiornamenti sui tempi di realizzazione della nuova passerella pedonale a Rigutino e l’assessore Alessandro Casi ha replicato che “a dicembre sarà approvato il progetto definitivo, dopo di che si terrà la gara per l’affidamento dei lavori con l’amministrazione comunale che coprirà interamente le spese”.

Michele Menchetti è tornato sui canoni di locazione che il Comune dovrebbe incamerare per gli immobili dati in affitto. “Mi risulta che solo due attività su otto ottemperino e che rispetto alle sei inadempienti soltanto due siano state oggetto di sollecito. I debitori sono stati messi in mora e in caso contrario perché non si è proceduto in tal senso?”

Alessandro Caneschi ha chiesto “quali azioni vengano messe in atto dall’amministrazione comunale per eliminare i disagi causati dagli allagamenti stradali. Una pioggia anche non insistente o copiosa genera criticità importanti, tanto da pensare che queste ultime siano causate dalla scarsa manutenzione e pulizia delle caditoie”.

L’assessore Marco Sacchetti: “nel luglio 2025, è stato lanciato un programma sperimentale sulle caditoie, in accordo con Nuove Acque, per mettere in campo 4.000 interventi strutturali nel territorio comunale. A Nuove Acque è stato affidato il compito d’individuare le zone prioritarie. A oggi di questi interventi, gestiti dall’ufficio manutenzione, ne sono stati fatti 1.086, con una proporzione tra azioni programmate in base al suddetto accordo e quelle di pronto intervento che tende a riequilibrarsi proprio perché vogliamo uscire da una logica meramente emergenziale. Sei Toscana, ricordo, a sua volta, monitora zona ospedale e sottopassi. Il numero di caditoie è veramente elevato, parliamo di oltre 20.000, fare fronte a tutte non è ovviamente semplice: l’idea per il futuro sarebbe affidare a Nuove Acque, in virtù delle sue competenze e della sua disponibilità di personale, compiti più incisivi, anche di gestione diretta degli interventi”.

Ancora Michele Menchetti: “ho scoperto, a seguito dell’esperienza di una cittadina, che il rinnovo dell’abbonamento al parcheggio Baldaccio non è più possibile senza una app. Questa persona, ha rifiutato tale opzione ma è andata incontro a un’odissea. Intanto ha scoperto che il servizio non è più gestito da Atam ma dall’ufficio turistico, subendo gli orari di apertura e chiusura dello stesso, poi ha vissuto una procedura assurda con implicazioni perfino sgradevoli. In sostanza, un cittadino non è più libero di non possedere uno smartphone per parcheggiare al Baldaccio. Perché del rinnovo si occupa l’ufficio turistico? Perché non è possibile pagare l’abbonamento diversamente?”

L’assessore Monica Manneschi ha ricordato come “in termini generali, questa amministrazione ha puntato molto sull’innovazione tecnologica, perché reputa le app una scelta intelligente che semplifica il tempo di lavoro degli addetti ai servizi e riduce i loro margini di errore. Ci sono inoltre due aspetti: le app sono utilizzabili 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e soprattutto restando a casa, con conseguenti riduzione degli spostamenti degli utenti e incremento della sostenibilità ecologica dei centri abitati. In secondo luogo, l’uso delle app consente di raccogliere dati per capire abitudini e tendenze e progettare una mobilità migliore”.

L’assessore Simone Chierici ha spiegato che “nell’ambito di un quadro in cui Atam è praticamente una partecipata del Comune di Arezzo al 100% e la Fondazione InTour una longa manus della stessa amministrazione comunale in ambito turistico, abbiamo pensato a un accordo tra i due soggetti per permettere al riaperto infopoint presso la stazione di svolgere per conto di Atam tale servizio. La partnership è sperimentale e di durata annuale. A nostro giudizio si tratta di una pratica di buon governo, che ottimizza risorse umane ed economiche: per Atam il tutto si traduce in un risparmio, per Arezzo InTour in un incremento di attività. Il personale dell’ufficio turistico che attualmente si occupa del rinnovo degli abbonamenti è stato adeguatamente formato”.

Per Alberto Merelli “le pratiche acquisite brevi manu dagli uffici pubblici sono oramai in numero ridottissimo, così come la necessità di parlare con un addetto ai front office. Lo dico per esperienza personale e professionale, da frequentatore di un ufficio come quello delle entrate. Esiste oggi un’alternativa a questo indirizzo intrapreso a livello mondiale?” 


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