Giostra Saracino martedì 28 maggio 2024 ore 17:41
Torna a vestirsi a festa Piazza Grande
Effettuate le operazioni di montaggio degli scudi che rendono ancora più affascinante la piazza che accoglierà la Giostra del Saracino
AREZZO — Torna a vestirsi a festa Piazza Grande. Nella giornata di oggi sono state effettuate le operazioni di montaggio degli scudi che, come ogni anno, contribuiscono a rendere ancora più affascinante, da adesso e fino a settembre, la piazza che sabato 22 giugno accoglierà la 145esima edizione della Giostra del Saracino dedicata a Giorgio Vasari nella ricorrenza dei 450 anni della morte.
L’attuale scenografia con gli scudi è stata inaugurata nel 1997 e rappresenta Piazza Grande come un luogo “neutro” nel quale ogni facciata si traduce nella rappresentanza di quartieri, nobili famiglie, istituzioni del Comune medievale e del contado. Nel suo insieme il complesso di stemmi apposto sulle quattro facciate offre uno spaccato di quella che era la realtà istituzionale, sociale e politica della città e del territorio aretini all’epoca in cui la rievocazione è idealmente ambientata.
E così il lato nord del Loggiato Vasariano ospita i simboli del Comune di Arezzo e dei quattro Quartieri, il lato est, tra Piaggia San Martino e Borgunto, gli stemmi del Comune di Arezzo nella facciata di Palazzo Acuti, all’epoca sede della Magistratura e le bandiere dei quartieri in ordine di estrazione delle carriere e lateralmente gli stemmi di alcune nobili casate aretine del Trecento e dei castelli del contado. Nel lato sud trovano posto gli stemmi delle nobili casate e tra i merli della Torre Faggiolana (detta Torre Brizzolari) gli scudi con i colori dei Quartieri. Infine il lato ovest del Palazzo di Fraternita ospita i simboli del potere istituzionale dell’Arezzo medievale in cui le vecchie magistrature comunali coesistevano con l'istituto signorile insieme ad altri cospicui centri di potere cittadini: qui sono posizionati i tre stemmi comunali aretini (Comune, Città di Arezzo e Popolo) e ai lati, insieme alla parte Guelfa e a quella Ghibellina, il Capitolo del Duomo e della Pieve, lo scudo del Vescovo Guido Tarlati da Pietramala con le tre mitrie e il simbolo della Fraternità dei Laici, congregazione di origine medievale.
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