Attualità sabato 23 settembre 2023 ore 19:20
Boom agricoltura biologica, impiega 7.000 lavoratori
La produzione toscana, tra coltivazioni e allevamenti, rappresenta l'8 per cento di quella nazionale. I numeri provincia per provincia
TOSCANA — Oggi ricorre la Giornata europea del biologico, un settore quello dell'agricoltura bio che in Toscana - come conferma anche la Cia - continua a crescere. La regione con quasi 7.000 operatori del biologico vale l’8% del totale nazionale. A fine 2022 la superficie a biologico contava 225.295 ettari certificati, pari al 34% della superficie agricola regionale.
La Cia Toscana ha il 19,03% di aziende associate che sono aziende biologiche, per una superficie che supera il 37%.
A livello provinciale - sempre fra le aziende associate a Cia - è la provincia di Siena ad avere il maggior numero di aziende biologiche, il 25,69% del totale con il 45,61% dei terreni a biologico; segue Grosseto con il 23,36% di aziende e 42,66% di superfici. Quindi Pisa con il 22% di aziende e il 47,53% di superficie bio (la prima in Toscana); segue la provincia di Firenze con il 17,86% di aziende e il 26,75% di terreni; ad Arezzo sono aziende bio il 13,88% ed il 26,12% dei terreni; quindi Pistoia con 10,15% aziende e 14,96% superficie; Livorno con il 9,96% di aziende e 15,50% di terreni; Massa Carrara con 9,38% (az.) e 11,49% (sup.) e Lucca con il 3,61% di aziende Cia biologiche ed il 7,36% di superficie.
LE COLTIVAZIONI
In Toscana (aziende Cia) sono a biologico il 26,66% degli ettari a frumento duro e il 21% delle aziende produttrici; per il riso si coltivano 43 ettari (4 aziende) senza superfici bio. Il pomodoro conta il 22,43% di coltivazioni bio e il 20,51% delle aziende; per le oleaginose il biologico arriva al 10,93% degli ettari e al 7,32% delle aziende. L’olivo in Toscana è biologico per il 43,97% degli ettari e il 27,27% delle aziende. La soia ha il 2,19% degli ettari bio; per le prot. leguminose la superficie a biologico è pari al 51,86% e le aziende sono il 34,38%.
LA ZOOTECNIA
Per i bovini da carne sono il 35,06% gli allevamenti biologici; bovini da latte il 28,57%; bufalini il 31,58%; gli allevamenti caprini bio sono il 31,88%; gli ovini il 51,53%; gli allevamenti suini sono biologici per il 33,71%; i vitelli da carne bianca il 43,94%; i suini semibrado sono bio per il 58,33%; l’accoppiato latte-bovino, per l’accoppiato latte-montagna, vacche nutrici, macellati 6 mesi e macellati qualità è bio il 29,87% delle aziende. Per le agnelle il biologico arriva al 42,34% e per gli ovini macellati al 41,34%.
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