Attualità martedì 14 luglio 2020 ore 15:51
Palio dei Rioni, la "mossa" di Castiglioni
Dopo il vertice in Prefettura, il sindaco Mario Agnelli rimanda la decisione finale alla Commissione superiore dell'Ente Palio convocata per venerdì
CASTIGLION FIORENTINO — In salita, ripidissima, l'edizione straordinaria del Palio dei Rioni ai tempi del Coronavirus. Al rinvio della manifestazione tradizionalmente in programma la terza domenica di giugno, potrebbe aggiungersi anche lo stop all'idea di vivere l'esclusività della manifestazione in ogni suo aspetto - dal corteggio storico alla sfida tra fantini dei Rioni sulla lizza – nel mese di settembre. Ma l'ultima parola sarà detta venerdi e a dirla sarà Castiglion Fiorentino.
Le preoccupazioni legate alla difficoltà di garantire condizioni di sicurezza e distanziamento sociale in una kermesse che è per antonomasia festa di popolo, rappresentano la raccomandazione principale al centro del vertice a Palazzo di Governo tra il prefetto Anna Palombi, gli esponenti della Giostra del Saracino per Arezzo e del Palio dei Rioni per Castiglion Fiorentino.
Se il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli e il suo vice Gianfrancesco Gamurrini (seduti distanti l'uno dall'altro perfino in Prefettura) si sono affrettati dopo il summit, quasi sulle scale del Palazzo di Governo , ad annunciare che no, a settembre non si correrà Giostra, il sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli, pur prendendo atto dell'esito del vertice, rimanda all'organo preposto ad assumere ogni decisione: la Commissione Superiore dell'Ente Palio, presieduta dallo stesso sindaco.
Un modo per rimarcare l'autonomia decisionale della città del Palio nei suoi organismi istituzionali e rappresentativi. La riunione dalla quale uscirà l'ultima parola sulla torneo cavalleresco, è già convocata per venerdì. Un modus operandi che Castiglion Fiorentino ha manifestato anche nei precedenti summit del Comitato per la sicurezza, tenendo la barra dritta su chi decide cosa.
Ma cosa potrebbe accadere venerdì?
Non sono alle viste stravolgimenti rispetto a un orientamento già sancito dallo stato delle cose, ovvero il distanziamento sociale da rispettare, ma neppure ipotesi alternative come l'opzione di correre il Palio “a porte chiuse”.
Più facile ritenere che il Palio 2020 non ci sarà. Il sindaco Agnelli è netto: “Abbiamo preso atto dell'incontro con il prefetto e a stretto giro convocheremo la Commissione Superiore del Palio che assumerà le decisioni conseguenti”. Poche parole che, tuttavia, rimarcano il ruolo di un organismo appositamente costituito del quale fanno parte undici rappresentanze – politiche, culturali e sociali – della città.
Nota di colore: nell'agenda del prefetto il “faccia a faccia” con la delegazione di Castiglion Fiorentino era il primo appuntamento della mattinata e, di fatto, la discussione si è aperta sul Palio per poi allargarsi anche alla Giostra con l'arrivo di Ghinelli, Gamurrini e i rettori dei Quartieri.
Agnelli sorpassa Ghinelli sulla lizza? Chissà... Certo è che il sindaco di Arezzo, che finora aveva tenuto la porta del Saracino socchiusa, ora dovrà gestire la questione (e i maldipancia dei quartieristi) in piena campagna elettorale.
Lucia Bigozzi
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