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Attualità martedì 29 luglio 2025 ore 12:02
50 anni di consultori con lo sguardo al futuro

I consultori dell'Asl Toscana sud est festeggiano il loro primo mezzo secolo, tra servizi erogati e bisogni che cambiano
AREZZO — I consultori compiono i loro primi 50 anni: era il 29 luglio 1975 quando la legge 405 ne prevedeva l’istituzione su tutto il territorio italiano. Da allora questi presidi ad accesso libero, gratuito e diretto operano ogni giorno per tutelare e promuovere la salute psico-fisica e sociale delle donne, della coppia, della famiglia e dei più giovani.
Tanto è cambiato in questi anni: l’utenza è mutata per età, provenienza geografica, cultura della salute, abitudini e tempi di vita, status giuridico di presenza e residenza. È aumentata la mobilità sul territorio e sono cambiati aspettative e comportamenti delle coppie, delle donne e dei giovani rispetto alla sessualità, alla contraccezione e alla procreazione, alla maternità e paternità, alla disabilità. Sono emersi nuovi bisogni, spesso dettati dalle sempre più frequenti condizioni di fragilità, povertà, isolamento, disagio relazionale, violenza ed esclusione, disgregazione sociale.
Tutto questo ha fatto evolvere servizi e modalità di erogazione: è cresciuta l’importanza degli interventi di prevenzione e promozione della salute - ad esempio legati all’impatto sulla salute dei fattori ambientali o alle patologie croniche - e i servizi si sono organizzati per avere una maggior attenzione per le peculiarità dei diversi target di utenza. Fondamentale, poi, è stata la costituzione di relazioni operative con gli altri servizi territoriali e ospedalieri, con enti, istituzioni, terzo settore, centri di ascolto CARe e Rete regionale di ascolto, medici e pediatri di famiglia, per offrire un sistema articolato di supporto di fronte a bisogni sempre più complessi.
La rete dei consultori dell’ASL Toscana sud est è attualmente costituita da 10 Unità Funzionali Attività Consultoriali - distribuite nelle 3 aree provinciali - per un totale di 37 consultori (1/21.895 abitanti): 11 principali, 13 secondari, 13 strutture dedicate con attività di proiezione. Nel 2024 si è registrato un totale di 58.834 utenti, in aumento rispetto al 2023 (+11.519), con 94.306 accessi e 142.111 prestazioni. I percorsi dove si sono registrati il maggior numero di accessi sono stati quelli relativi a: prevenzione oncologica e cervico-carcinoma (32.100), nascita (28.604),procreazione responsabile e contraccezione (8.294), disagio e promozione del benessere (5.335).
La provincia aretina comprende 5 unità funzionali attività consultoriali (UFAC), che nel 2024 hanno registrato complessivamente 40.318 accessi, di cui 15.263 relativi a nascita, 13.157 a prevenzione oncologica e cervico-carcinoma, 4.949 a procreazione responsabile e contraccezione e 1395 a disagio e promozione del benessere.
La provincia senese comprende 3 unità funzionali attività consultoriali (UFAC), che nel 2024 hanno registrato complessivamente 29.125 accessi, di cui 12.004 relativi a prevenzione oncologica e cervico-carcinoma, 7.621 a nascita, 3.177 a disagio e promozione del benessere e 1.838 a procreazione responsabile e contraccezione.
La provincia grossetana comprende 2 unità funzionali attività consultoriali (UFAC), che nel 2024 hanno registrato complessivamente 24.863 accessi, di cui 8.981 relativi a nascita, 8.568 a prevenzione oncologica e cervico-carcinoma, 3.039 a procreazione responsabile e contraccezione e 823 a disagio e promozione del benessere.
“I consultori familiari si confermano servizi fondamentali per la tutela della salute delle donne, delle famiglie e delle giovani generazioni." – dichiara la Dottoressa Chiara Voltolini, Responsabile della Rete Consultoriale e della ginecologia ambulatoriale ASL Toscana sud est - "Lo dimostra anche la crescita nel numero degli utenti che si è avuta nel 2024 rispetto al 2023 soprattutto per la prevenzione oncologica, la procreazione responsabile e la contraccezione, la violenza di genere. Spazi di crescita ci sono invece sui temi della prevenzione e promozione della salute soprattutto per sessualità e affettività, sterilità e infertilità, menopausa, così come andrebbero ampliati ulteriormente gli spazi dedicati ai giovani e agli interventi di educazione nelle scuole. I cambiamenti socio-culturali e i nuovi bisogni sanitari, psicologici e sociali rendono le nostre prestazioni sempre più complesse e articolate, ma questa è anche l’essenza del lavoro consultoriale che, da sempre, non si ferma alla diagnosi e alla cura ma sa guardare oltre il bisogno espresso attraverso l'accoglienza, la creazione di spazi per la narrazione individuale e di gruppo. Dopotutto già negli anni ‘70 il consultorio nasceva come un servizio altamente innovativo perché multidisciplinare, dove si poneva attenzione alla dimensione sociale della salute e alla ricerca di una relazione con le persone orientata all’ascolto e alla promozione delle competenze personali. Inoltre, già la legge 405/75 prevedeva esplicitamente che i consultori dovessero continuamente evolversi e trasformarsi per potersi adattare ai cambiamenti dei bisogni della società e della famiglia. Per sostenere il presente e garantire il futuro dei nostri consultori è quindi indispensabile continuare credere da parte delle Istituzioni e degli operatori nel valore di un servizio che si fa sempre più alleato delle nuove generazioni e ad investire sulle risorse multiprofessionali, tecnologiche e strutturali. In questo la DGR 674/2023 rappresenta sicuramente un atto fondamentale, che ha permesso di formalizzare e dare ulteriore forza alla riorganizzazione delle attività consultoriali nella Regione Toscana.”
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