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Attualità sabato 29 febbraio 2020 ore 16:09
Antiquaria, gli aretini più forti del Coronavirus
Prima giornata e tutto nella norma. La Fiera non è "contagiata" dalla paura. Meno espositori ma tutti moderatamente soddisfatti dall'affluenza
AREZZO — La Fiera Antiquaria è un'istituzione per gli aretini e come tale è più forte di tutto, anche della paura.
Sebbene il momento sia delicato in chiave sanitaria nazionale, nonostante le notizie di nuovi casi di Covid-19 in Toscana, gli aretini rispondono presente all'appuntamento mensile con la Fiera.
Facendo un giro all'ora di pranzo tra i banchi dislocati nel centro storico abbiamo assistito ad una discreta presenza di visitatori. Anche i commercianti, in numero minore rispetto alle passate edizioni, in virtù delle disposizioni del sindaco che vietavano "banchi" provenienti dalla zone rosse, appaiono soddisfatti.
"Per adesso l'affluenza è stata simile alle passate edizioni" - conferma un espositore di antichità in ferro davanti alle Poste - che aggiunge di non percepire quel clima di paura da parte dei visitatori paventato nei giorni scorsi.
Salendo verso la città alta il fiato si fa più corto ma il concetto non cambia: "Se le dicessi di aver visto meno gente sarei un bugiardo" - sostiene il barbuto venditore di cornici, quadri e monili antichi situato nei pressi del "Canto de' Bacci".
Anche i commercianti allocati in via di Seteria, sotto La Pieve, non si lamentano dello svolgersi della Fiera pur ammettendo di aver visto un po' meno gente rispetto a gennaio ma tutto sommato "chi è venuto, almeno fino adesso, ha comprato".
Un po' più vuota, rispetto al solito, Piazza Grande con dei vistosi "buchi" qua e là che indicano l'assenza di alcuni venditori, di mobilio e oggetti voluminosi, che generalmente stazionano nell'area. Anche sotto le "Logge" gli espositori, quasi tutti intenti nella vendita, non lamentano carenza di visitatori.
Tra i banchi, mischiato all’aretino, un "concerto" di accenti romani e campani che, nonostante il cielo plumbeo e la situazione sanitaria, non hanno rinunciato ad una gita ad Arezzo ad ammirare la Fiera e la città.
Insomma, nonostante i due giorni di "panico", del tutto comprensibile viste le notizie e la situazione che l'intero Paese sta affrontando, gli aretini hanno reagito e lo hanno fatto con fierezza e dignità, rendendo omaggio alla manifestazione cittadina per eccellenza: la Fiera dell'Antiquariato.
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