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Attualità giovedì 04 settembre 2014 ore 16:34

Arezzo “batte moneta” per la Bosnia ed Erzegovina

Iniziativa di solidarietà in occasione della Fiera Antiquaria in aiuto delle popolazioni alluvionate: verrà "battuta" una moneta del XIII secolo



AREZZO — Il lavoro in rete produce originali iniziative di solidarietà. Il Circolo Filatelico e Numismatico “Michelangelo Buonarroti”, la Provincia, il Comune di Arezzo e la Consulta del Volontariato per la Protezione Civile hanno ideato una particolare forma di solidarietà per le popolazioni di Bosnia ed Erzegovina colpite dalle alluvioni nel giugno scorso.

Verrà “battuta” una vecchia moneta di Arezzo del XIII secolo e cioè il Grosso che verrà “trasformata” in concreti aiuti. Il primo appuntamento sarà nel corso della Fiera antiquaria di questo fine settimana: sotto le logge del Vasari in piazza Grande e in via Ricasoli sarà quindi possibile per tutti coloro che vorranno sostenere le popolazioni balcaniche effettuare una sorta di cambiavalute e cioè un Grosso con una donazione minima di 2 euro e mezzo. Altre iniziative sono state programmate per il 27 settembre. Ci sarà un appuntamento presso AffARinfiera, un raduno motociclistico, un concerto e attività di approfondimento sulla situazione in Bosnia ed Erzegovina.

“Dopo una settimana di piogge in tutti i Balcani – ricorda il Presidente della Consulta, Gabriele Romanini - i fiumi Sava, Bosna, Spreka e molti corsi minori sono usciti dagli argini allagando, anche per il 60%, città delle dimensioni di Arezzo. Ci sono ancora migliaia di persone da assistere e le infrastrutture di alcune parti dello Stato sono distrutte o inservibili. Ad aggravare la situazione i campi ancora da sminare sono stati invasi dalle acque e le mine sono state sparpagliate, creando una situazione pericolosa per la popolazione”.

“Arezzo – aggiunge l’assessore comunale Barbara Bennati – ha una lunga tradizione di solidarietà con le popolazioni della ex Yugoslavia. Un rapporto avviato fin dai primi anni novanta e cioè dalla guerra interna a quel paese grazie all’azione del compianto Franco Bettoli. Un filo che non si è mai spezzato e che adesso viene riannodato in questa situazione di grave emergenza”.

Lo strumento della solidarietà sarà il Grosso di Arezzo. “Una moneta utilizzata nel XIII secolo – ricorda il Circolo Buonarroti. Grazie alla disponibilità della Meccanart e su matrici fatte dallo scultore Giuseppe Strillozzi, sono stati realizzati i punzoni che permetteranno di “battere moneta” come veniva fatto in quegli anni. I volontari della Consulta, nelle vesti di “cambiavalute” offriranno le monete alla cittadinanza e il ricavato andrà alle popolazioni di Bosnia ed Erzegovina. Appuntamento nei giorni di sabato 6 e domenica 7 settembre sotto le Logge Vasariane e nell’ingresso di via Ricasoli dell’Amministrazione Provinciale”.


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