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Attualità venerdì 03 aprile 2020 ore 08:05

Tacconi, "State a casa e lavatevi spesso le mani"

Il primario di Malattie Infettive insiste sull'importanza della prevenzione per combattere il Coronavirus e raccomanda di rispettare le regole



AREZZO — E' uno dei medici più sotto pressione. Nell'ultimo mese ha dovuto affrontare un nemico sconosciuto scoprendolo giorno dopo giorno. Molti lo definiscono eroe ma lui continua a ripetere che sta facendo solo il suo dovere, quello che ha sempre fatto. 

Danilo Tacconi è il responsabile del reparto "Malattie Infettive" del San Donato. Il primario, una volta veniva definito così, ammette che l'infezione provocata dal Covid è materia in continua evoluzione. "Ogni giorno impariamo a conoscere questo virus. Abbiamo a che fare con un'infezione virale che si trasmette sia per le vie respiratorie ma anche per contatto. L'evidenza di tutto questo sono le persone che non mostrano sintomi (asintomatici ndr) ma che a loro volta possono infettare altri" - afferma il medico.

Il Coronavirus si presenta i molti stadi. "Oltre alll'asintomatico, c'è il soggetto che mostra lievi disturbi parainfluenzali, chi invece accusa forti dolori alla testa e gambe abbinato ad un senso di stanchezza, ed infine il quadro più grave che si manifesta con la polmonite".

Spesso le persone riescono a superare l'infezione in modo spontaneo ma un 15-20% necessita di cure mirate in ospedale che, nei casi più gravi, prevedono pure la ventilazione tramite apposito casco, oppure in modo più invasivo con il soggetto intubato.

"Oggi - afferma Tacconi - non c'è una terapia specifica. Abbiamo ottenuto buoni risultati intervenendo direttamente sul sistema immunitario del paziente".

Per il primario la cura migliore resta la prevenzione che si applica rispettando tutte quelle regole igieniche necessarie. "Occorre coprirsi bocca e naso in caso di tosse o starnuto e lavarsi molto spesso le mani".

Infine un appello ma anche uno sfogo di Danilo Tacconi che, ogni giorno, indossa tuta e mascherina e va in prima linea a combattere contro il Coronavirus. 

"Abbiamo deciso di fermare in qualche modo il Paese. Certo, questo rpuò rappresentare un problema per il domani ma ne va della nostra salute ed è la cosa più importante in questo momento. Restare a casa e ridurre l'uscita solo a motivi veramente essenziali è un dovere. Soprattutto - insiste Tacconi - se una persona è in quarantena deve restare tassativamente nel proprio domicilio perché rappresenta un potenziale pericolo per se stesso e per gi altri. Noi ci impegniamo a salvare vite ma è tutto inutile se anche voi non contribuite". 

Infine Tacconi ringrazia gli aretini per l'affetto ed il riconoscimento che quotidianamente viene tributato a lui e alla squadra di Malattie Infettive. "Non chiamateci eroi, noi abbiamo sempre fatto questo e continueremo imperterriti mettendoci tanto cuore. Ma dovete aiutarci, state in casa e rispettate le regole".


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