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Politica lunedì 19 dicembre 2022 ore 18:45

Polcri batte Chiassai, politica aretina alla resa dei conti

Nelle ultime ore la guida della Provincia è andata al sindaco di Anghiari. FdI dura. Le parole di Ghinelli. Il Pd "si apre una nuova stagione"



AREZZO E PROVINCIA — Alessandro Polcri, sindaco di Anghiari, da questa notte è il nuovo presidente della Provincia. E questo è un dato di fatto. Come lo è che il presidente uscente, nonché ricandidato bis, Silvia Chiassai Martini sia stato sconfitto.

Dura la reazione di FdI "non vogliamo sottrarci a un’analisi del voto, dalla quale emerge con chiarezza che la compagine di centro destra a livello provinciale non si è dimostrata compatta, pur avendo sulla carta i numeri per conseguire una vittoria importante. Sulla disomogeneità del voto per il centro destra hanno influito anche fenomeni personalistici, diffusi e trasversali a tutti gli schieramenti politici, che antepongono più a logiche individuali e locali che al comune interesse di territori più vasti come quello provinciale. - scrivono dalla segreteria provinciale. - Crediamo sia giunto il momento di aprire una riflessione all’interno di tutto il centrodestra, per capire a fondo le cause di questa sconfitta e lavorare ai prossimi appuntamenti elettorali, come primo partito italiano chiamato a guidare il centro destra spetta in primo luogo a noi l’onere di cambiare passo nelle modalità e nelle scelte che riguarderanno la coalizione".

Sia Chiassai che Polcri, civici vicini al centrodestra ma senza tessere di partito, si erano messi a disposizione. Poi in un vertice voluto dal sindaco di Arezzo Ghinelli venne stabilito che la coalizione di cdx avrebbe sostenuto Chiassai. Quindi, il colpo di scena quando Polcri ha comunque deciso di scendere in campo sostenuto da forze trasversali.

Una nota, post urne, è arrivata anche dallo stesso Ghinelli che dice “desidero ringraziare Silvia Chiassai per il lavoro che ha svolto in questi anni e che sarebbe stato opportuno continuasse a svolgere alla guida della provincia di Arezzo. E’ evidente che il centrodestra ha perso questo appuntamento elettorale, e lo ha perso per una altrettanto evidente mancanza di tenuta diffusa su più Comuni. Il Comune di Arezzo, garantendo comunque la maggioranza a Silvia Chiassai, non ha portato a casa tutto il risultato che avrebbe dovuto: i tre voti mancati sono ‘pesanti’ e hanno reso la vittoria di Alessandro Polcri molto più agevole. Una vittoria tuttavia che si è determinata sommando alle ‘assenze’ di consenso aretino una battuta di arresto nei cosiddetti Comuni medio grandi, quelli cioè fino a 30mila abitanti. Altre defezioni hanno fatto il resto.
Come sempre in politica è la somma che fa il totale e in questo caso la somma di ciò che non è arrivato ha determinato la vittoria di Polcri. Queste elezioni sono state surreali per molte ragioni, l’ultima delle quali è quella che ha visto il centrodestra compatto sulla carta ma non compatto dentro le urne.

In politica si vince e si perde, e stavolta si è perso, e se quindi da una parte è necessario capire chi abbia rotto il fronte, credo che sia ancor più necessario capire perché, al fine di fare di questo evento un evento isolato e non l’inizio di un’inversione di tendenza che sarebbe decisamente imperdonabile.
Detto questo, da sindaco della città capoluogo che per ben due volte ha fatto un passo di lato rispetto ad una elezione che naturalmente mi avrebbe visto candidato, faccio i migliori auguri di buon lavoro al nuovo presidente, garantendo da parte del Comune di Arezzo piena lealtà istituzionale nell’interesse dei territori e delle tante sfide che ci attendono”.

Tra le reazioni non è mancato, ovviamente, neppure il commento del Coordinamento Territoriale Pd Arezzo “le gestioni personalistiche e autoritarie non pagano sul piano politico. È questa la lezione che dovrebbe trarre da quanto accaduto la ex presidente della provincia Chiassai. La sua sconfitta è frutto da un lato di una ritrovata compattezza del centrosinistra e dall’altro dallo scontento maturato nella parte più sensibile del centro destra.

Quella parte che ha condiviso con noi la necessità di una Provincia attenta a tutti i Comuni e a tutti i territori, capace di dialogare senza pregiudizi con tutte le realtà politiche e sociali, convinta che un'istituzione quale la Provincia, non può essere ‘proprietà politica’ di una persona o di un partito ma deve esserlo di un'intera comunità. Adesso si apre una stagione nuova che ci auguriamo possa essere nel segno della partecipazione, del confronto, della valorizzazione dei progetti e delle idee migliori.

Facciamo i nostri auguri di buon lavoro al Presidente Polcri al quale annunciamo che il nostro lavoro in Consiglio provinciale sarà quello di sempre e cioè la piena valorizzazione del ruolo e delle risorse della Provincia in funzione degli interessi delle comunità locali che tutti insieme rappresentiamo”.

In ultimo, una presa di posizione c’è stata anche da Simona Bonafé, segretaria del Pd toscano “dalle elezioni provinciali di Arezzo esce un risultato affatto scontato che sancisce la divisione del centro destra, la sconfitta politica di Silvia Chiassai e di un metodo di governo della Provincia chiuso e poco incline a rappresentarne il territorio. L’elezione di Polcri porta alla guida della provincia di Arezzo un candidato che ha saputo raccogliere intorno alla sua candidatura un consenso trasversale che vede nell’ente provinciale il luogo di tutte le comunità locali che ne fanno parte e non il presidio di un partito politico. Un risultato che oggi apre la strada ad una nuova gestione della Provincia, non personalistica, sulla quale gli amministratori del territorio hanno investito la loro fiducia”.


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