Attualità venerdì 14 novembre 2014 ore 16:52
Arezzo e Sansepolcro dichiarano guerra ai "Neet"
Giovani, senza lavoro, e neanche impegnati nello studio o nella formazione. Sono i Neet, acronimo di Not in Education, Employment or Training
AREZZO — Ce ne sono molti anche in provincia di Arezzo: un calcolo approssimativo ne conta 20mila, di cui il 60% distribuiti tra il comune capoluogo e quello di Sansepolcro.
E proprio i due comuni hanno deciso di "dichiarare guerra" ai Neet, collaborando con la Rete Koine, che ha cofinanziato con la Regione il progetto "Essere Neet senza volerlo" , uno dei 17 vincitori del bando finanziato dalla Regione Toscana nell'ambito di Giovanisì.
"I Neet sono invisibili per le istituzioni - hanno spiegato Stefano Frasi, responsabile innovazione delle Rete Koinè e Agostino Peruzzi che ha elaborato e curato il progetto - Rischiano di diventare una piaga sociale e per questo è necessario offrire loro opportunità di formazione e lavoro".
"In questi giovani si diffondono atteggiamenti di demotivazione, se non di depressione - ha sottolineato Manuela Naccari dell'agenzia Cinpa - Con questo progetto intendiano fornire gli strumenti affinchè poi possano scegliere la strada del loro futuro".
La condivisione del progetto è stata espressa dall'assessore alle politiche giovanili del Comune di Arezzo, Francesco Romizi, e dal vicesindaco di Sansepolcro, Andrea Laurenzi: "è un altro tassello che si aggiunge alle attività dei nostri uffici Informagiovani che già forniscono indicazioni in tema di formazione e lavoro. Rientriamo in un macro progetto regionale e allarghiamo la rete delle collaborazioni al sistema economico" hanno dichiarato.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI