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Attualità lunedì 24 ottobre 2022 ore 10:00
Ecco la nuova vita della scuola IV Novembre
L'imbiancatura e la decorazione ha coinvolto 140 persone. Le aule adesso sono assegnate ai docenti, non più alle sezioni. Alunni più protagonisti
AREZZO — Una cerimonia importante quella che si è svolta per l'inaugurazione della nuova IV Novembre, un progetto di riallestimento e di completa riorganizzazione della scuola media di via Rismondo, nel cuore di Saione dove si incontrano tante culture e nazionalità in un progetto educativo univoco e improntato all'integrazione e all'inclusione. All'appuntamento hanno partecipato anche il vicesindaco Lucia Tanti e l’assessore Federico Scapecchi.
Accanto a loro il dirigente scolastico Marco Chioccioli, i volontari e i rappresentanti delle tante associazioni che hanno partecipato alla riqualificazione, i writer e gli amici della scuola, gli alunni e gli ex-alunni e i loro genitori, i docenti e il personale scolastico. Si è trattato, infatti, di un progetto che ha coinvolto un’intera comunità di persone, coordinate da Donatella Bidini che gestisce il Centro di aggregazione comunale di via Masaccio LAB2030, dal quale è partita una prima esperienza di collaborazione con il progetto Escape Room.
“Vedere tante persone a un evento promosso da una struttura scolastica – hanno sottolineato Lucia Tanti e Federico Scapecchi – è veramente un bellissimo colpo d’occhio che restituisce una sensazione di vitalità e presenza di un quartiere. La IV Novembre si propone non tanto come soluzione sperimentale ma come una vera e propria scommessa per il futuro, un modello di interazione docenti-studenti che promuove una rapporto bi-direzionale che fa perno anche sullo scambio e sull’assunzione di responsabilità”.
L’azione di riqualificazione si è svolta nei primi giorni di settembre: due giornate dedicate all’imbiancatura e due alla decorazione degli spazi. Hanno partecipato circa 140 persone, la scuola in ogni sua componenti ma anche le associazioni che lavorano nel quartiere: il Circolo Baobab, la Sezione soci di Arezzo di Unicoop Firenze, l’associazione ACB Social Inclusion, gli scout CNGEI, il Circolo Legambiente Arezzo, l’associazione Onda d’Urto.
Il risultato è notevole sia in termini di coinvolgimento che di risultato: il plesso si presenta adesso colorato e accogliente, leggibile nella sua struttura per piani dedicati a quattro settori disciplinari. Infatti, le aule non sono più assegnate alle classi, ma ai docenti: questo rende ogni stanza della scuola un laboratorio disciplinare. Nella scuola non ci sono più solo il laboratorio di tecnologia o di scienze, ma anche di arte, di musica, di inglese, di italiano, di matematica, di religione.
“Gli alunni - racconta il dirigente scolastico Marco Chioccioli - sono stati allenati e abituati a muoversi, solitamente ogni due ore di attività, da un laboratorio all’altro, per cambiare disciplina, cambiare docente e cambiare ambiente di apprendimento, sempre sotto la vigilanza di tutti gli adulti ai piani e per le scale, ma in relativa autonomia. Nel nuovo modello gli alunni si devono attivamente spostare in ambienti diversificati e predisposti per contenuti e attività specifiche e questa attivazione fisica e motoria, ne favorisce la partecipazione, il protagonismo, l’interesse e forse persino il piacere di fare e imparare”.
Per l’occasione, grazie all’associazione Pronto Donna di Arezzo si è aggiunta una performance dell’artista Giustino Caposciutti.
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