Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 11:19 METEO:AREZZO15°  QuiNews.net
Qui News arezzo, Cronaca, Sport, Notizie Locali arezzo
giovedì 28 marzo 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Papa Francesco a Rebibbia, sulla sedia a rotelle lava i piedi a 12 detenute

Cronaca giovedì 11 agosto 2016 ore 11:35

''Fast Car'', la Gdf scopre evasione da 6milioni

Indagini partite da Perugia ma coinvolgono anche operatori della provincia di Arezzo. Ricavi non dichiarati sulla cessione di oltre 200 auto di lusso



AREZZO — Auto di lusso tedesche vendute senza versare Iva e imposte. Nell'indagine della Guardia di Finanza, partita da Perugia, sono coinvolti anche operatori di Arezzo e dell'alta Valle del Tevere

Ricavi non dichiarati all'erario per oltre 6 milioni di euro sulla cessione di oltre 200 auto di lusso, e nove persone denunciate per reati fiscali ed associativi: sono questi i principali risultati dell''indagine denominata "Fast Car", coordinata dalla Procura della Repubblica di Perugia e svolta dai finanzieri della tenenza di Città di Castello, in collaborazione con il servizio antifrode delle Dogane di Perugia, nei confronti di una presunta associazione a delinquere che commercializzava in Italia autoveicoli provenienti dalla Germania (Bmw, Mercedes, Audi e Volkswagen) senza però versare Iva e imposte dirette. 

La indagini della Gdf, che hanno riguardato in una prima fase due ditte dell''Alta Valle del Tevere, hanno portato alla luce il coinvolgimento anche di altri operatori del settore, con sedi nelle provincie di Perugia, Pesaro-Urbino ed Arezzo. Secondo la Gdf, la frode consisteva nel falsificare i documenti presentati all'Agenzia delle entrate in modo da far risultare, all'atto dell''immatricolazione delle auto, che l'Iva era stata già assolta nel paese comunitario di provenienza della vettura, utilizzando i benefici del cosiddetto "regime del margine", previsto per le cessioni intracomunitarie di beni usati. 

A tale scopo, avvalendosi di prestanome residenti nelle Marche, erano state costituite due società in Germania, la cui funzione era quella di simulare acquisti intracomunitari e rendere più difficoltose eventuali verifiche. Grazie anche - spiega la Gdf - alla cooperazione delle autorità doganali tedesche ed il successivo incrocio con la documentazione della Motorizzazione civile, sono stati ricostruiti i vari passaggi e l'entità dell'evasione.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno