Attualità domenica 30 agosto 2020 ore 08:00
Giovani aretini ligi e prudenti, con qualche eccezione
In moltissimi davanti al gazebo di piazza Grande per il test ma anche il caso di una ragazza che ha "costretto" alla quarantena decine di coetanei
AREZZO — Casi di Covid di rientro. Sono la maggior parte. Ed a dirlo sono proprio i numeri forniti da Regione e Asl.
Non riguardano solo giovani e giovanissimi, anche se ne costituiscono una grossa fetta. Dai casi positivi si generano poi quarantene, isolamenti, preoccupazione soprattutto per i soggetti più fragili.
In provincia di Arezzo, negli ultimi giorni, potrebbe essere emblematico il caso di una ragazza. Rientrata da un Paese estero, non inserito nella lista di quelli "a rischio", ha fatto una tappa anche in un locale gettonatissimo di una nota meta balneare prima di sottoporsi al tampone. A quel punto, però, aveva già avuto molti contatti tra i suoi coetanei. Conseguenza: lei positiva al Covid e decine e decine di ragazzi in quarantena.
Se questo è un esempio di "poca attenzione", per usare un eufemismo, è doveroso spezzare una lancia in favore della maggior parte dei ragazzi aretini che, anche ieri sera fino a tarda notte, erano in coda davanti al gazebo di piazza Grande per sottoporsi allo stick. Una lunga fila ordinata, composta per lo più da giovai e giovanissimi, che nel rispetto delle distanze di sicurezza hanno atteso il loro turno per sottoporsi al test promosso dalla campagna "“Movida si ...cura”.
Claudia Martini
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