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Sport giovedì 05 novembre 2020 ore 16:24
Giusti e Catalani: il punto sul contagio amaranto
Il responsabile dell'area medica e il medico sociale dell'Arezzo hanno parlato chiaramente di focolaio: "Situazione importante, ma siamo ottimisti"
AREZZO — Il responsabile dell'area medica dell'Arezzo calcio Egidio Giusti, insieme a Claudio Catalani che degli amaranto è il medico sociale, hanno risposto a molti quesiti sulla situazione medica di squadra e società. I tanti casi di positività al Covid-19 riscontrati con gli ultimi cicli di tamponi, hanno portato al rinvio a data da destinarsi della partita originariamente in programma domenica alle 15 a Mantova, ma sarà difficile che gli amaranto possano scendere in campo anche tre giorni dopo. Mercoledì 11 sarebbe infatti prevista la partita interna con la Sambenedettese, sulla quale si è pronunciato Giusti, dicendo chiaramente che i tre soli giorni in più non possono oggi far pensare in alcun modo di poter giocare. Più specifico Catalani, che ha detto chiaramente che i due portieri attualmente in rosa sono al momento positivi. Se non si negativizzano loro, inutile fare il conto di quanti altri calciatori possono essere disponibili.
Parlando di numeri, l'Arezzo conta attualmente 18 casi di positività all'interno del gruppo squadra: 14 sono calciatori, gli altri 4 fanno parte dello staff tecnico. Fra le righe, pare chiaro che ci siano anche negli uffici degli altri casi che non fanno parte di questo conteggio, che è l'unico che ha un peso specifico reale sul rinvio delle partite. I giocatori positivi sono al momento in isolamento domiciliare. Non una problematica da poco, visto che la maggior parte della rosa non è originaria di Arezzo. La maggior parte dei positivi è al momento asintomatica. Ci sono solo un paio di casi che presentano lievi sintomi, ma niente di preoccupante. La fase sintomatica si risolve normalmente in poco tempo e la speranza dello staff medico dell'Arezzo è quella che non si debba ricorrere in nessun caso a cure particolari o ricoveri ospedalieri-
Dovranno restare isolati fino a quando non avranno fatto almeno due tamponi consecutivi che diano esito negativo. E' questa la conditio sine qua non per poter tornare ad allenarsi con il gruppo ed essere quindi disponibili. Giusti ha voluto anche sottolineare come la società si sia adoperata, fino da prima ancora che la stagione iniziasse, per mettere in piedi tutti quegli accorgimenti e protocolli che sono stati previsti sia a livello federale che ministeriale. Non c'è alcun dubbio quindi che l'Arezzo abbia fatto tutto quello che era possibile per evitare che succedesse quello che invece è accaduto prima dell'ultima gara interna con la Triestina. Nello stesso tempo, una volta scoperti i primi casi, la società ha rapidamente provveduto in modo che tutti i positivi fossero isolati, permettendo invece di riprendere da subito gli allenamenti a tutti i negativi. E' stato annullato infatti solo l'allenamento di martedì, perché non c'erano i tempi tecnici per permettere un ulteriore ciclo di tamponi che facesse proseguire l'attività solo a chi era realmente negativo.
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