Il tormento ... ne delle sagre estive

Si scaldano gli animi tra l'Amministrazione e il Comitato e non è la prima volta. Dopo anche una stoccata da Confcommercio

AREZZO — Le Sagre sono amate e bistrattate nella stessa identica proporzione. E ogni anno, da lungo tempo, si ripete l'antagonismo tra chi è pro e chi contro. Negli ultimi mesi la situazione si è fatta ancor più bollente, dato che queste manifestazioni sono a secco praticamente da due anni, causa pandemia.

La prima alzata di scudi, lo scorso mese, era arrivata da Confcommercio. L'associazione di via XXV Aprile aveva sollevato decisamente i toni chiedendo di far passo anche quest'anno con le Sagre, o perlomeno di posticiparle, per non mettere in difficoltà, portando in sostanza via lavoro, a bar, locali e ristoranti che hanno sofferto, in maniera impietosa, le restrizioni dovute all'emergenza sanitaria. E diciamoci la verità, la crociata delle associazioni di categoria contro questo genere di eventi va avanti un pò da sempre.

Dall'altra parte, però, ci stanno le Pro Loco e le Associazioni che riescono a far del bene alla comunità, con opere ed iniziative, proprio grazie a questi maxi appuntamenti, che poggiano le basi esclusivamente sul volontariato e l'amore per il territorio.

La considerazione sarà scontata. Ma come non dire che, analizzando anche questo contesto, la ragione probabilmente sta sempre nel mezzo.

Ma nelle ultime ore, intanto, si è aperto un altro terreno di scontro. Lo ha esternato Flavio Sisi, anima del Comitato Sagre, dal suo profilo Facebook "Il sindaco Ghinelli questa mattina (ieri, ndr) ai microfoni di Radio Fly ha dichiarato di aver approvato in Giunta il calendario sagre 2021 in versione ridotta dimezzando di sua iniziativa i giorni sagra per ogni singolo evento rimasto in calendario, cambiando le carte in tavola a suo interesse e piacimento.

Partendo dal presupposto che, come ho ribadito più volte pubblicamente, pare impossibile organizzare i nostri eventi in questo periodo, mi chiedo se era proprio necessario questa dimostrazione di forza sulle nostre associazioni, sui nostri eventi che da sempre tengono viva la socialità di tante frazioni.

Mi chiedo se Ghinelli ha compreso di non essere il podestà della città, ma il sindaco di tutti i cittadini e a questo punto a cosa serve la commissione comunale preposta ed istituita per tale comparto se poi le decisioni le prendono da sé. Annuncio che lunedì sera incontrerò le feste e sagre paesane di Arezzo al Bagnoro e proporrò loro di lasciarmi abbandonare il tavolo della commissione. I giochi politici e le cordelline non ci competono. Siamo il popolo del Fare e del Bene".

Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI