La zona arancione non ferma lo "struscio"

AREZZO — La zona arancione ad Arezzo non ha affatto limitato le uscite. La libertà di potersi muovere all'interno del proprio Comune è stata sfruttata al massimo, come la possibilità di poter fare acquisti nei negozi, tutti aperti. Mentre bar e ristoranti, fin dalla beffa di San Valentino, non possono effettuare servizio al tavolo, ma solo asporto e domicilio.

Dicevamo, quindi, tanta gente in centro in questo primo sabato con più restrizioni, ma soprattutto senza potersi spostare fuori città. Non solo gruppi di ragazzi e ragazze, ma anche famiglie e persone di una certa età a spasso per il Corso, per le vie e le piazze del cuore cittadino, ma anche nelle strade più periferiche. Tra shopping nei negozi e passeggiate nei parchi. Complice pure il meteo clemente e il clima mite. Come questa mattina l'affluenza al mercato del Giotto è stato significativa.

Mascherine indossate regolarmente da quasi tutte le persone incontrate. Igienizzazione delle mani all'ingresso degli esercizi commerciali sempre rispettata, così come il distanziamento. Solo qualche gruppetto, forse un pò troppo nutrito, si è creato in alcuni punti del centro storico. Intanto, Polizia Municipale, Carabinieri e Polizia di Stato continuano nell'attività di controllo sui comportamenti degli aretini.

Intanto oggi è stato registrato un altro incremento dei contagi in tutta la provincia, con 97 nuovi casi, dei quali ben 34 nel capoluogo. Aumentano anche i decessi, con altre due  donne morte all'ospedale San Donato. E lo spauracchio della zona rossa si avvicina sempre più, con conseguenze che potranno essere solo drammatiche per un tessuto economico già duramente, e forse irrimediabilmente, provato. Come per la socialità. 

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