L’airbag dell’auto modificato, nascondeva cocaina

AREZZO — Il personale della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Arezzo ha tratto in arresto, in flagranza di reato, un soggetto di nazionalità albanese di 35 anni, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

Nel corso di mirati servizi antidroga effettuati all’interno del comune di Arezzo, la scorsa settimana, gli agenti della Squadra Mobile notavano in strada un veicolo procedere con andatura sospetta e scorgendo alla guida dell’automobile un soggetto già noto agli uffici di polizia per reati inerenti il traffico di sostanze stupefacenti, decidevano di fermare il veicolo per procedere ad un controllo più approfondito.

Dopo una prima ispezione è stato scoperto dagli agenti un sofisticato sistema di occultamento all’interno dell’airbag dell’autovettura, appositamente modificato, dove sono stati rinvenuti 10 involucri in cellophane termosaldati contenenti complessivamente 28 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

Procedendo ad una perquisizione personale venivano poi rinvenuti nelle tasche del soggetto fermato un bilancino di precisione perfettamente funzionante e 2400 euro in banconote di diverso taglio, probabile provento dell’attività di spaccio.

A quel punto si decideva di estendere la perquisizione anche all’abitazione del soggetto in questione.

A seguito di perquisizione domiciliare venivano quindi rinvenuti e poi sequestrati dagli agenti ulteriori 10 involucri, contenenti altri 28 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, suddivisa in dosi pronte per la vendita, oltre a due telefoni cellulari e vario materiale per il taglio e il confezionamento dello stupefacente. L’uomo veniva quindi tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ex art. 73 D.P.R. 309/90.

Data notizia dell’arresto al P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Arezzo, al termine degli atti di rito, l’uomo veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Arezzo in attesa dell’udienza di convalida. L’arresto veniva quindi convalidato dal G.I.P. presso il Tribunale di Arezzo, il quale disponeva per l’indagato la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Si precisa che nei confronti dell’indagato, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, sussiste la presunzione di innocenza, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

---

Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI