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Attualità martedì 16 marzo 2021 ore 10:14

Un aretino ai vertici della sanità a New York

Carlo Maria Rosati

Carlo Maria Rosati ha 36 anni ed è considerato un luminare nella Chirurgia coronarica avanzata. Lavora presso il Mount Sinai Morningside Hospital



AREZZO — Aretini famosi in tutto il mondo. Carlo Maria Rosati è uno di questi. Giovanissimo, ha appena 36 anni, ma punto di riferimento della Chirurgia coronarica avanzata presso il Mount Sinai Morningside Hospital di New York.

Carlo Maria Rosati ha due lauree ed è quella persona che potrebbe essere definita un cervellone

Nato ad Arezzo il 18 maggio 1985, ha ottenuto la Maturità (indirizzo “Brocca Scientifico”) al Liceo Scientifico “Francesco Redi” di Arezzo nel 2004. Ha partecipato alle Olimpiadi di Matematica ogni anno dal 1999 al 2004, ed ha ottenuto Medaglia di bronzo alle Olimpiadi Internazionali ad Atene nel 2004. Poi gli studi universitari presso l’Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant’Anna con conseguimento della Laurea in Medicina e Chirurgia e di quella in Ingegneria Biomedica, entrambe con lode e nel 2010. Formazione post-laurea negli Stati Uniti con la Specializzazione in Chirurgia Generale presso la Indiana University di Indianapolis nel 2018, Specializzazione in Chirurgia Cardiotoracica presso la University of Michigan di Ann Arbor nel 2020. Attualmente è impegnato nella Chirurgia coronarica avanzata presso il Mount Sinai Morningside Hospital di New York.

Carlo Maria Rosati mantiene contatti e scambi di natura scientifica con numerosi professionisti degli ospedali aretini e non solo.

La Fondazione Cesalpino, ormai da tempo, è alla scoperta degli aretini illustri in tutto il mondo puntando proprio su coloro che hanno fatto della ricerca una ragione di vita. Ricerca sulla quale la Fondazione Cesalpino da quasi 15 anni punta con decine e decine di progetti sviluppati all’interno dell’ospedale San Donato e con altre iniziative, di cui la più nota è il Progetto Cuore per lo sviluppo della rete territoriale dei defibrillatori e la formazione di decine di migliaia di cittadini abilitati al loro utilizzo.

L’appuntamento della Fondazione Cesalpino è per giovedì 18 marzo, alle ore 21,15. Non potendo per ragioni sanitarie realizzare un incontro in presenza, l’iniziativa si svolgerà ospiti degli studi di Teletruria, consentendo così di seguire questo esempio di eccellenza, a chiunque da casa. Partecipa all’incontro il dottor Marco De Prizio, direttore della Unità Operativa Complessa di Chirurgia dell’Azienda sanitaria Toscana sud-est. 


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