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Attualità domenica 07 marzo 2021 ore 10:35

Parchi, tra disciplina e qualche polemica

Il drone sembra aver avuto l'effetto desiderato. L'auspicio è che continui a funzionare come deterrente, il rischio zona rossa incombe ancora



AREZZO — Continuiamo ad essere in un momento particolarmente critico e delicato. La pandemia non molla la presa, anzi ha iniziato a rinforzarsi nuovamente, in quella che a livello italiano viene definita la "terza ondata". Gli studenti, nel capoluogo, come in altre località della provincia, non vanno a scuola. E' stata sospesa la didattica in presenza. Il numero dei casi, nell'Aretino, supera da giorni quota cento. 

E la stanchezza, la preoccupazione, la mancanza di certezze, i vaccini che non arrivano generano una situazione talvolta segnata dalla tensione. Accade anche in risposta alle decisioni che vengono prese dalle Istituzioni, di ogni livello, come per i comportamenti, affatto consoni alle regole da rispettare per limitare il contagio, di alcuni.

A tutto questo si aggiunge una crisi economica senza precedenti, se non dall'ultimo conflitto mondiale. Le attività commerciali sono segnate da un continuo apri e chiudi. Alcuni imprenditori sono praticamente fermi da mesi. La socialità è ridotta al lumicino. I malati tanti e purtroppo anche la lista dei decessi, causati dal virus, ogni giorno si allunga tragicamente.

Con il bel tempo, il sole che splende in cielo e le temperature miti, molti aretini ne approfittano comunque per fare due passi. In centro o nei parchi cittadini. Pantano, Villa Severi, via Arno, Ducci, Giotto. Siamo infatti in zona arancione ed è possibile spostarsi liberamente all'interno del proprio comune. Naturalmente con l'obbligo dell'uso della mascherina e il divieto di assembramenti. Negli scorsi fine settimana in alcune aree verdi la situazione era arrivata al limite. Troppa gente, troppi capannelli, troppi a fare sport di gruppo, magari una partitella a calcio, senza evitare contatti e senza indossare i dispositivi di protezione.

Una panoramica che ha fatto scaldare non pochi animi. Ribadendo come senso di responsabilità e rispetto siano determinanti per superare questo momento. Qualcuno ha anche puntato il dito contro la decisione di chiudere le scuole, anticipata dal sindaco Ghinelli e poi confermata dalla Regione, ritenendo che stonasse con la possibilità dei ragazzi e delle ragazze comunque di uscire e stare assieme, con misure di sicurezza non sempre rispettate alla lettera.

Ed ecco che il primo cittadino da un paio di giorni ha deciso di riattivare il drone. Un deterrente come ha spiegato. Ed al momento pare che stia funzionando. Gli aretini continuano a frequentare i parchi ma con maggior disciplina. Nessun divieto ma maggiore attenzione, questa la formula scelta. Auspichiamo veramente che funzioni, anche perché il rischio zona rossa non è stato ancora scacciato in maniera definitiva. E' bene tenerlo a mente.

Claudia Martini
© Riproduzione riservata


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