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Attualità domenica 23 gennaio 2022 ore 13:00

Piccole imprese "caro bollette mazzata finale"

Massimo Gervasi

A lanciare l'allarme il presidente delle Partite Iva, l'aretino Massimo Gervasi. A rischio molte attività "costa meno tenere chiuso"



AREZZO — "La grave situazione economica in cui si trovano le piccole e medie imprese costringerà molte di loro a chiudere per sempre". Ad affermarlo è l'aretino Massimo Gervasi, presidente di Apit Italia che prosegue: "teniamo aperte la nostre attività per sopravvivere, consapevoli che ogni volta che tiriamo su la saracinesca la nostra emorragia economica aumenta drasticamente". 

"In due anni abbiamo accumulato debiti con banche, fisco, utenze, fornitori e dipendenti, - racconta il presidente di Apit Italia. - Continuiamo a tenere aperte le nostre attività senza clienti, e senza speranze. L'ultima mazzata, forse la più fallimentare per molte imprese è il caro bollette, fino a due, tre volte più. Luce e gas alle stelle che si sommano ad un inflazione impazzita con materie prime inaccessibili e introvabili. Siamo arrivati al punto che più produciamo e più soldi perdiamo. Siamo arrivati al punto che tenere chiuso ci costa meno che tenere aperto", conclude Gervasi.

"Sarebbe bastato - spiega Raffaele Saviano, Segretario Nazionale di Apit Italia - che il Governo, ma anche le piccole amministrazioni, quelle più coraggiose e coscienti, invece di stanziare soldi a macchia di leopardo e proporre bonus inarrivabili, tagliassero, almeno fino a fine emergenza: bollo auto, canone Tv , Tari, Tosap, tutte le accise e tasse sulle bollette di luce, gas, acqua, carburanti, proroghe sulla Cassa integrazione, integrazione del credito d'imposta, più moratorie sui prestiti, proroga o cancellazione sulle rottamazioni, cancellazione del CRIF. Ad ogni misura sanitaria andava corrisposta una misura economica contenitiva pari o migliore."

Ma a chi attribuire la situazione di questa grave situazione economica? A questa domanda risponde Gervasi: "l'aumento del gas e di conseguenza dell'energia elettrica è un chiaro segnale di distrazione delle nostre amministrazioni davanti ad una chiara speculazione geopolitica e geoeconomica; si arriva sempre ultimi quando si è impreparati, senza avere obiettivi e programmi certi. Un giorno non molto lontano tantissimi negozi delle nostre città vedranno esposti cartelli con su scritto: 'Affittasi' o 'Vendesi', a quel punto non si potrà più tornare indietro. Bisogna risanare le nostre imprese adesso".


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