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Attualità lunedì 06 aprile 2020 ore 11:26

Ripulitura e messa in sicurezza argini dell'Arno

Interventi da parte del Consorzio Bonifica nel tratto tra Casentino e Valdarno. Opere idrauliche e taglio di sterpaglie



AREZZO — Lo sfalcio della vegetazione e il taglio selettivo delle piante rappresentano la base della manutenzione ordinaria, operazioni considerate strategiche per la prevenzione del rischio idrogeologico.

Erba e arbusti infatti possono ostacolare il regolare deflusso del corso d’acqua. Ma non solo.

Durante queste attività, che ha interessato i comuni di Subbiano, Castel Focognano, San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini e Montevarchi, il Consorzio 2 Alto Valdarno ha scoperto nel territorio montevarchino che l'arginatura leopoldina a valle del quartiere Peep presentava sforacchiata da cavità e cunicoli che ne minavano la resistenza e la robustezza.

Immediato l’intervento di ripristino.

Prima della chiusura del cantiere, infatti, gli operai sono riusciti a tamponare le ferite causate all’opera idraulica dagli animali selvatici.

Attraverso un’operazione accurata di demolizione e ricostruzione, la struttura ha riconquistato la sua originale compattezza e funzionalità.

La precoce individuazione e l’immediata riparazione del problema per una estensione di circa 50 metri lineari – spiega l’ingegner Beatrice Lanusini, responsabile del Consorzio per l’area valdarnese – ha permesso di consolidare l’arginatura”.

Senza la ripulitura preliminare, sarebbe stato impossibile individuare il danno.

“L’area interessata dai dissesti è stata scavata e il materiale ricavato è stato sistemato in gradoni sulla porzione sana dell’argine. Successivamente, con l’impiego di un apposito rullo, il terreno, preventivamente inumidito, è stato steso e compattato in strati dello spessore di circa 30 cm, fino a raggiungere la quota arginale esistente e, in questo modo, a consolidare l’opera di difesa”, conclude Lanusini.


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